martedì 13 febbraio 2018

"Non datela ai fascisti"? Dormi tranquilla, Cecì

“Non scopate con i Fascisti, non fateli riprodurre”: la scritta campeggia nell’immagine profilo Facebook della figlia di Gino Strada, Cecilia, che ci tiene, da par suo, a dare un affettuoso consiglio alle sue amiche e compagne. La classe non è acqua e la Cecilia dimostra di essere figlia di cotanto padre, il babbino Katanga, che in gioventù militava in uno dei gruppi universitari di estrema sinistra più violenti e più radicali della facoltà di Milano.

Sicuramente c’è un’evoluzione nel pensiero politico degli Strada che, notiamo con piacere, un po’ si stanno ammorbidendo. Il babbino Gino, partecipando alla pagliacciata di Macerata, qualche giorno fa ha sentenziato che i gruppi fascisti devono essere sciolti (chi siano i gruppi che devono essere sciolti, ovviamente, non lo decide la Magistratura bensì loro dall'alto della loro indiscutibile superiorità morale); ora la figlia, degna di tal popò di genitore, consiglia alle compagne di non darla ai fascisti.

Col passare degli anni la famiglia Strada si sta ammorbidendo, e questo non può che farci piacere. Dalle chiavi inglesi date sulla testa degli avversari politici si è passati allo sciopero vaginale delle sinistrate: è pur sempre un passo avanti.


Comunque, Cecì, dormi pure tranquilla. Visto il livello medio delle sinistrate – rancorose, urlatrici, sboccate, volgari, sguaiate, sciatte e, cosa non meno importante, con una scarsissima propensione alla pulizia e al decoro (esempio lampante sono quei disgustosi capelli rasta) – l'unica cosa che addosso a voi potremmo mai appoggiare è la birra. Anzi, nemmeno quella.


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