venerdì 9 dicembre 2016

Quasi quasi rimpiango il Medio Evo...



La miseria, umana e morale, nella quale la sinistra ha precipitato il popolo italiano è chiaramente visibile negli insulti più beceri che vengono rivolti, in particolar modo da quella stragrande maggioranza di falliti che intasa Facebook e i social network vari, alla moglie di Matteo Renzi, Agnese.

La sua colpa principale agli occhi degli imbecilli? Essere la moglie di Matteo Renzi. A quanto ci risulti non ne ha altre. Non è mai stata coinvolta in nessuno scandalo, è sempre stata accanto al marito con dignità e compostezza, mai una parola fuori posto. 

Gli imbecilli che intasano Facebook, però, a quanto pare hanno molto tempo da perdere. A tal punto che ogni gesto di Agnese non passa mai inosservato: bersagliata costantemente sotto ogni punto di vista sia dal punto di vista della sua bellezza – o bruttezza, a seconda di come si veda la cosa – sia per l’abbigliamento, che una normale insegnante, sempre a detta dei suoi detrattori, difficilmente potrebbe permettersi con il normale stipendio statale.

Per quanto riguarda la bellezza o la bruttezza, gli stessi imbecilli di Facebook che fanno una colpa ad Agnese Renzi di non essere bellissima – oltre ad essere, nella maggioranza dei casi, dei cessi ambulanti – sono gli stessi che intasano le loro bacheche Facebook di immagini strappalacrime contro il razzismo, il bullismo, la xenofobia e altre amenità del genere, spesso condendo il tutto con immagini strappalacrime di bambini disabili con su scritto “Se hai un cuore condividi questa immagine”, come se chi non lo facesse fosse un bruto senza cuore. Sono contro il bullismo e la xenofobia, ovviamente, quando non sono loro a praticarlo: se invece si tratta di riversare tutta la propria rabbia e la propria frustrazione per una vita miserabile contro la moglie dell’ex Primo Ministro, invece, non c’è alcun problema.

Per quanto riguarda gli abiti che Agnese indosserebbe si, è vero, probabilmente, se campasse solo con lo stipendio di insegnante, non potrebbe permetterselo. Probabilmente può permettersi uno stile di vita più elevato della maggioranza degli italiani in virtù del fatto di essere la moglie di Renzi. E allora? Dovrebbe forse rinunciare ai vantaggi di essere la moglie di un importante politico italiano per solidarizzare con il proletariato italiano? Se Matteo Renzi volesse regalare alla moglie l’intera collezione di Armani perché non dovrebbe farlo? Siamo sicuri che ci gioverebbe questo stupido livellamento verso il basso, questo egualitarismo da imbecilli tanto caro ai grillini e a coloro ancora più imbecilli che li votano? 

L’eterno leit motiv italiano: se hai un bel lavoro chissà a quali nefandezze devi esserti abbassato per averlo; se hai una bella auto chissà quanto devi aver rubato per averla; se hai una bella casa è perché spacci droga; se stai con una bella ragazza sicuramente sarà una mignotta. E via dicendo…

Quasi quasi mi viene da rimpiangere il Medioevo, quando la plebaglia chinava la testa al passaggio del padrone e aveva ben chiaro il limite della decenza, pena la fustigazione in pubblica piazza.

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