mercoledì 13 gennaio 2016

Gang bang alla africana sul suolo europeo



“Taharrush gamea”: è questo il messaggio che centinaia e centinaia di luridi subumani, che in qualunque paese civile sarebbero quantomeno appesi con una corda al collo e invece sono liberi di girare per le nostre nazioni proprio perché siamo incivili, si sono dati la notte di Capodanno e sui social network qualche ora prima di Capodanno. Lo stupro di gruppo, che questi schifosi sembrano conoscere abbastanza bene, è stato attuato su centinaia di donne tedesche, da Colonia, la città principale in cui il 31 dicembre sono accadute queste violenze, ad altre città di quello che un tempo era un Reich glorioso, come Amburgo, Berlino, e altre.

Nel 1945 Kesselring lottava a Colonia contro le truppe del generale Montgomery, per cercare disperatamente di fermare l’avanzata degli invasori angloamericani verso Berlino: migliaia e migliaia di giovani SS versarono il loro sangue in difesa della Patria e del suolo europeo. Vedere questi sottosviluppati che nel 2016 si mettono globalmente d’accordo per infilare stuprare, violare e derubare le donne tedesche, è un agghiacciante riscontro di come l’Europa di un tempo che abbiamo imparato ad amare e a difendere con la nostra misera e piccola azione politica non esiste più.

Dove erano, innanzitutto, i tedeschi? Non c’erano, e se c’erano dormivano. Semplice.

La stessa Polizia, il giorno successivo (1 gennaio), smentiva ufficialmente con un tweet (si, le Polizie europee ormai parlano per “tweet”) le voci di presunti stupri di massa a Colonia e in altre città tedesche. Mica si poteva dare in pasto ai cattivi razzisti e fascisti tedeschi una notizia del genere! È la stessa Polizia che, in queste stesse ore, smentendo se stessa dirama un comunicato ufficiale freddo, come solo il linguaggio burocratico riesce ad essere, se non addirittura agghiacciante nei suoi particolari: “Ore 0:50, piazza del Duomo: più donne vittime. A tutte hanno cercato di infilare dita nella vagina, non riuscito grazie a collant. A tutte sono stati palpati seni e sedere. Una vittima è stata penetrata con un dito. Alle donne sono stati rubati soldi, documenti, iPhone e carte di credito”; “Ore 0:00: vittima infastidita da un gruppo di persone. Lei e la madre sono state palpeggiate, una persona ha cercato di baciarle mentre un complice rubava il portafoglio dalla borsa. Rubato il portafoglio con diverse carte di credito". O ancora: "Ore 01:30, Breslauer Platz: infilata mano nel pantalone, palpeggiato il sedere. Messa mano nella borsa, rubato il telefonino e toccata dappertutto. Telefonino via". E così via, per centinaia e centinaia di volte. 

La stessa Polizia tedesca che ha mentito fino all'ultimo sulla effettiva consistenza delle denunce che a centinaia sono arrivate ai suoi commissariati è la stessa che, due giorni fa, ha caricato i manifestanti di destra che protestavano contro l'immigrazione incontrollata. Accendete il cervello e fatevi due domande.  

L’idea che i subumani africani, pomposamente chiamati “rifugiati”, si sono fatti dell’Europa, è molto più vicina alla realtà rispetto all’idea che ne hanno gli europei stessi: un continente in cui la parola civiltà, il rispetto della legge, la difesa dei propri cittadini, sono diventate ormai parole di vuota retorica, nemmeno più spacciata così pomposamente. Non a caso, quando i primi giorni di gennaio i poliziotti tedeschi si sono permessi di chiedere i documenti ad alcuni dei sospettati, molti di loro profughi, se li sono visti strappare davanti. "Siamo ospiti della Merkel", dicevano. Ecco che valore hanno i pezzi di carta dell'Europa: e questo i rifigiati lo sanno molto bene, forse anche meglio di noi. 

Lo sa bene il sindaco di Colonia, quella Henriette Reker che solo qualche mese fa la Boldrini (sempre sul pezzo, dobbiamo dire!) lodava, sempre in uno dei suoi tweet ridicoli e disgustosi, come un esempio dal punto di vista dell’integrazione multirazziale: qualche giorno dopo i fatti, quando le violenze non potevano più essere taciute e sempre più media diffondevano ormai la notizia, che diventava virale in tutte le principali redazioni giornalistiche, la Boldrini tedesca ha diramato il suo vademecum alle donne tedesche, come per esempio non allontanarsi dal proprio gruppo (ma una donna, nella civilissima Europa, non dovrebbe sentirsi libera di uscire da sola?) e stare ad almeno un braccio di distanza dagli stranieri (e come si fa a capire che sono stranieri? E sugli autobus o nei cinema come si fa?). Il problema, per la Reker, non sono quella massa di criminali che il suo governo ha accolto in massa, bensì sono le donne tedesche che devono dimostrare accortezza e fare attenzione!

E del femminismo di casa nostra, che dire? Ne vogliamo parlare? I primi giorni le paladine delle donne si sono trincerate dietro un assoluto quanto imbarazzato silenzio: evidentemente anni e anni di prese di posizione contro Berlusconi che fa i cacchiacci suoi con donne consenzienti nella sua villa e con i suoi soldi non le avevano minimamente preparate all’evenienza che anche i “profughi”, questa categoria ormai mitizzata, quasi martirizzata e “cristizzata” dalla propaganda a tamburo battente delle logge e delle sinagoghe occidentali, potessero compiere violenze. Chiedete a Dacia Maraini, tanto per: “Escludo nel modo più categorico che dei profughi che scappano dalla guerra possano macchiarsi di atti così riprovevoli”. Ma dove diavolo vive la Maraini? E dove vivono le donne che solo qualche anno fa riempivano le piazze al grido di “Se non ora, quando?” contro il cattivissimo Presidente del Consiglio? Ci saremmo aspettati una manifestazione in difesa delle donne tedesche, una presa di posizione, qualche mezza parola: niente. Fa eccezione, gliene si dia atto, Lucia Annunziata, che almeno una posizione l’ha presa, ammettendo candidamente, da quel ricettacolo di immondizia progressista che è il suo Huffington Post, che con l’immigrazione e l’incontro di culture (sic!) diverse si pone un problema effettivo tra i diritti delle donne, così faticosamente conquistati, e il diverso modo di rapportarsi alle stesse degli immigrati, spesso provenienti da paesi dove il ruolo della donna è quantomeno subordinato. 

Facciamo un piccolo gioco: proviamo a chiudere gli occhi e ad immaginare se ad aver compiuto questo tipo di violenze, anche in misura molto minore, fossero stati dei bianchi, addirittura europei: ci saremmo dovuti sorbire ore e ore di litanie sul cattivo maschio bianco stupratore, sull’imperante maschilismo occidentale, sulla necessità di leggi sempre più castranti contro gli uomini (perché averli svirilizzati completamente, rendendoli dei ricchioni incapaci di qualunque scatto d’orgoglio che non sia quello di andare dall’estetista a farsi le sopracciglia, evidentemente non basta), e via dicendo. Se sono immigrati, tutto tace. 

Qualcuna, a dir la verità, ci ha anche provato, specialmente a sinistra. “Il problema non sono gli immigrati, il problema è il maschilismo imperante, e poi nella cultura europea, inclusa quella della Germania, c’è un problema di violenze contro la donna”: ecco, in estrema sintesi, la difesa ad oltranza di queste stronzette d’accatto. Come se anche in Europa, magari Milano, Oslo, Roma, Parigi, Madrid o Barcellona sia normale che gruppi di francesi, italiani o spagnoli si cimentino nella caccia all’uomo (anzi, caccia alla donna) per lo stupro di gruppo. Ipocrite, false e bugiarde fino all’ultimo, fino all’evidenza.

Ma se il femminismo nostrano ha dimostrato tutta la sua ipocrisia e la sua falsità, i comunisti italiani, quelli duri e puri, hanno dimostrato perfino la loro vigliaccaggine e il loro essere disgustosi. Monitorando la pagina Facebook “Osservatorio Antifascista” (probabilmente sono degni amici di coloro che gestiscono la pagina Facebook dell’ “Osservatorio Antifascista Cagliaritano” in cui si può tranquillamente scrivere “10, 100, 1000 Acca Larentia” – cioè l’uccisione deliberata e a sangue freddo di ventenni colpevoli solo di non essere comunisti – senza che nessun giudice, cagliaritano e non, si sia sentito in dovere di aprire un fascicolo per istigazione all’omicidio: chissà cosa sarebbe accaduto se in una nostra pagina noi avessimo fatto lo stesso!) questi luridi decerebrati mettono i puntini sulle “i”. A modo loro. 


Innanzitutto gli stupri di Colonia sono molto meno inferiori rispetto a quanto dichiarato. E vabbè, ci potrebbe pure stare. Poi i tedeschi, durante la seconda guerra mondiale, “hanno ucciso milioni di persone”, quindi, è ovvio, ben si coniuga lo stupro di massa delle loro donne (già attuato da quei bastardi dei sovietici nel 43/45, tra le altre cose)! Ancora: Berlusconi ha fatto di peggio! Ovvio: chi di noi non ricorda l’ex premier girare per piazza Duomo, a Milano, completamente strafatto, mentre cerca di rubare i portafogli alle turiste e di metter loro la mano sotto i pantaloni? Non basta: attenti, perché i media di Berlusconi (media fascisti, bigotti e xenofobi!) cercheranno di strumentalizzare la cosa, e Salvini ci ricamerà sopra come non mai per fomentare il suo inossidabile odio contro gli stranieri! Insomma: Berlusconi e Salvini c’entrano sempre, anche quando degli africani violentano a Colonia le donne tedesche. 

Ci piacerebbe pensare che esseri umani così non esistano, e saremo contenti un bel giorno di apprendere che questa pagina è stata gestita da un “troll” (una di quelle figure che operano su internet con l’intenzione di buttarla in caciara). Fino a quel momento penseremo ai concetti di “eutanasia” ed “esecuzioni sommarie” con la dolcezza nel cuore.

Intanto continuiamo a sperare nella magistratura cagliaritana (la stessa che ha gentilmente graziato coloro che denunciammo perché danneggiarono i nostri manifesti propagandistici e se ne vantarono pubblicamente perché, a dire del solerte magistrato, il nome Fascismo e Libertà è una aperta provocazione e quindi il cittadino democratico ed antifascista è pienamente legittimato a vandalizzare il materiale, legalmente pagato ed affisso, di un partito perfettamente legale e che è attivo da vent’anni): un occhio sulla pagina “Osservatorio Antifascista”, dove si incita al massacro e all’omicidio degli avversari politici, forse sarebbe il caso di buttarlo. Sennò, se i nostri diritti umani non sono garantiti, e valgono di più quelli di chi stupra e di chi violenta, che ce lo mettano per iscritto ed agiremo di conseguenza.

1 commento:

RAlbert37 ha detto...

The Turd World specimens of human filth that the Frumpy Frau has pumped into Germany and Europe have been raping and robbing the domesticated liberal lambs of the de-balled kosher continent for the past 10 years or so. As of 2015, the situation has gotten worse as the level of "migration" has intensified while becoming more organized. But make no mistake, the rapes and robberies have been going on all along -- long before that phony photo of the "drowned" Syrian boy was used to manipulate the teary-eyed morons of Marxified Europe.

The question now for suspicious minds is: Why are Sulzberger's Slimes and the rest of the Piranha Press in Europe and America suddenly publicizing the very migrant criminal activity that they had so thoroughly buried for years? Granted, the situation has obviously become worse now -- but there has got to be a deeper reason for the recent and growing "mainstream media" disclosures of rapes, gropes, robberies and killings taking place from Germany to Finland to Norway to Sweden and beyond.

Might the usual suspects who control the media (cough cough) now be using the rapes and gropes to stoke social unrest and even open conflict between the mostly male migrants and the remaining few MEN of Europe? We here at The Anti-New York Times are also hoping for a broad-based European smash-skulls uprising, but for different reasons than the Slimes may be. Whereas European patriots seek a good cleansing of the Motherland, Globalist ghouls such as Soros and Sulzberger seek a destabilization and crisis scenario. To that diabolical end, the widespread publicizing of these horrible "Muslim" crimes committed against European women (as if these filthy Godless animals actually attend mosque -- rolling eyes) may serve as the spark that ignites something that the Globalists feel can be managed to their interests.

One thing is for damn sure -- the press wouldn't suddenly be reporting on all of this anti-White crime unless there was something in it for the controllers. That's our still-developing "conspiracy theory" for now. We'll keep an eye on Europe, hoping against all odds that there is still enough Aryan testosterone left in football / soccer - addicted Europe to save the day.



Elin Krantz ( a swedish girl) was raped and murdered in de-balled feminized Sweden (2013)-- where the pussified young men dress up as girls, for fun, while invader scum like Ephrem Tadele Yohanne run wild.

da: Tomatobubble.com