venerdì 15 gennaio 2016

Antifascismo male assoluto



I fatti di Colonia, uniti alle notizie italiane di cronaca degli ultimi giorni, ci hanno dimostrato, casomai ce ne fosse bisogno, chiaramente una cosa: se gli stupratori sono maschi e (ancora meglio )anche bianchi, allora le violenze diventano un problema di genere; se si tratta di clandestini o presunti “profughi” allora non bisogna assolutamente generalizzare, perché è un problema di cultura. Se un Presidente del Consiglio decide, autonomamente, con i suoi soldi e senza forzare nessuna donna, di passare le sue serate in compagnia di belle ragazze, allora è un proliferare di cortei femministi e di manifestazioni per difendere i diritti delle donne (ma tra questi diritti delle donne non ci dovrebbe anche essere quello di frequentare il Presidente del Consiglio, se lo si desidera?); se lo stupratore è un clandestino, viceversa, ecco che le oche che prima starnazzavano a squarciagola ora tacciono. I loro due neuroni, evidentemente, vanno in cortocircuito. 

Prendiamo la notizia di cronaca più recente in ordine di tempo: riassume tutta la decadenza morale e spirituale di quest’Occidente, e per vari motivi. Ashley è una studentessa americana che vive a Firenze. Decide di cornificare il fidanzato e va a rimorchiarsi uno spacciatore negro e clandestino che, dopo aver consumato un rapporto d’amore con lei, le spacca la testa perché lei voleva mandarlo via prima di concludere il secondo round, probabilmente preoccupata che potesse sorprenderli il ragazzo. 

Ecco: in questa foto c’è tutta la decadenza spirituale e morale di una ragazza occidentale che non trova niente di male a legarsi a simili compagnie, e un lurido sub animale che non dovrebbe essere sul suolo italiano, e che invece non solo ci sta, ma ci sta addirittura con i soldi di tutti noi, e talmente bene che, al contrario di tanti italiani, se la spassa addirittura in una discoteca fiorentina di tendenza. 

Affermare che la ragazza se la sia cercata è una stupidaggine, e me ne guardo bene dal dirla, perché nessuno meriterebbe di morire così, nemmeno le traditrici incoscienti. È indubbio, però, che il comportamento avventato della ragazza abbia contribuito in maniera preponderante a farle perdere la vita. Se qualcuno le avesse insegnato che andare con un negro spacciatore, clandestino e in generale poco raccomandabile è pericoloso (oltre che moralmente ed eticamente rivoltante), probabilmente la ragazza quella notte si sarebbe annoiata un po’ di più, ma sarebbe ancora viva.

Mentre questo articolo era in costruzione, cioè ieri, riceviamo un’altra notizia: a Bologna, nella serata di ieri, venti valorosi antifascisti hanno assaltato (al grido di “10 100 1000 Acca Larentia”, vale a dire il luogo in cui vennero massacrati dei ragazzi colpevoli solo di essere di destra) la libreria Il Bargello, vicina a CasaPound, distruggendola completamente, e mandando in ospedale una ragazza di 27 anni, colpevole solo di non essere di destra. Nella giornata di oggi ci saremmo aspettati delle forti condanne da parte di tutto il mondo politico e qualche servizio al TG: niente di niente. Se una ragazza di 27 anni viene picchiata con una spranga la cosa è di per se meritevole di notevole attenzione, a meno che la stessa non si trovi in una libreria di destra, nel qual caso il silenzio è la cosa migliore.  

A parte l’ovvia vigliaccheria e infamia degli antifascisti (si ritengono eredi dei partigiani e si, possiamo dirlo con convinzione, sono davvero i degni prosecutori delle sudiciate dei loro nonni) anche qui il femminismo d’accatto ha taciuto meticolosamente.

Ricordiamocene, quando si alzeranno dal loro piedistallo morale per indicarci col loro ditino spocchioso per darci lezioni di moralità, di tolleranza e di democrazia.

2 commenti:

Nicola ha detto...

Certa gentaglia appartenente al "gineceo" umano (che comunque,ogni tanto, qualcosa di valido annovera anche tra le sue fila), è come le bottiglie di vino.....dal collo in su " vuota".

Andrea Chessa ha detto...

Il risveglio, quando saranno scaravantati nella realtà, sarà brusco.