martedì 11 settembre 2012

Il nostro 11 settembre



I nostri lettori ormai ci conoscono bene. Fedeli alla nostra linea, l’11 settembre, come tutti gli altri giorni, non abbocchiamo a quel politicamente corretto imposto dall’alto, secondo il  quale tutti i morti occidentali devono essere martirizzati, e tutte le vittime dell’Occidente, viceversa, debbono essere dimenticate.
Chi oggi ci vorrebbe compunti e tristi è colui che ha finanziato tutti i peggiori e dispotici governi con crimini di guerra, bombardamenti, torture, massacri indiscriminati… l’Indonesia, l’Iraq, l’Afghanistan, il Nicaragua (dove gli USA si beccarono nel 1986 una condanna per terrorismo dalla Corte Penale Internazionale), il Guatemala, il Vietnam, il Congo, il Laos, il Perù, la Cambogia, il Libano, la Libia, El Salvador, la Somalia, il Sudan, la Bosnia… dobbiamo continuare? Basta puntare il dito in qualunque punto di una mappa geografica del mondo perché esca il sangue delle missioni “umanitarie” americane, di un qualche loro intervento, dei loro bombardamenti criminali e omicidi…
No. Non siamo americani. Né mai lo saremo. Siamo europei, siamo Romani e Fascisti per una certa concezione della vita, della civiltà, del mondo. L’ “american way of life”, quello in nome del quale questo Stato-canaglia spadroneggia indisturbato da decenni, provocando massacri in Medio Oriente, in America Latina, in Europa, in ogni parte del globo in cui senta di dover allungare le sue sudicie mani, lo rigettiamo. Se dobbiamo andare a crepare nelle loro guerre perché ci sia un Mc Donald’s a Baghdad, o perché anche a Damasco si possano fare quelle ridicole e scandalose gare di schifosi ciccioni che mangiano hamburgers a decine uno dopo l’altro, allora rispondiamo candidamente che la civiltà che vogliamo non è questa. Non è di sicuro civiltà, quella degli americani, per il semplice fatto che gli americani non hanno mai avuto una civiltà.
E non veniteci a sgridare ché non rispettiamo i loro morti, perché con noi non attacca. Non ci farete sentire in colpa. Semmai siete voi che dovreste vergognarvi: ricordate i vostri, di morti?
Chi oggi si erge a vittima è lo stesso che l’11 settembre del 1943 sganciò centinaia e centinaia di tonnellate di bombe su Genova, Foggia e dintorni; lo scopo non è militare: si vuole semplicemente spezzare il morale della popolazione, far si che si rivolti contro il Fascismo e il suo Duce. Morirono 22 mila civili, una vera e propria inutile ecatombe per la quale nessuno ha mai chiesto Giustizia. Questo è il nostro 11 settembre. Questo è l’11 settembre che vogliamo ricordare. Perché noi sappiamo bene chi sono i veri terroristi.

4 commenti:

Alessandro B. ha detto...

Non potevi trovare parole migliori. I alto i cuori !

Andrea Chessa ha detto...

Grazie mille!

HH

Anonimo ha detto...

concordo in pieno parole sante

Andrea Chessa ha detto...

Grazie!