martedì 1 giugno 2010

Hanno perfezionato la menzogna


Hanno dovuto aspettare qualche ora, i pennivendoli di regime e i servi dei sionisti, per riuscire in qualche modo ad infangare la verità con la menzogna. Mi immagino con quale panico editori di giornali, giornalisti e politici hanno appreso la notizia del massacro che Israele ha compiuto contro una flotta di pacifisti che non erano armati, non compivano alcuna azione pericolosa contro Israele: e adesso come li difendiamo? Quali balle ci inventiamo per coprire l’ennesimo crimine?

Eccole le balle. Libero, da sempre testa d’ariete del sionismo in Italia, e con lui gli altri servi dei media italiani, compone la menzogna a due mani. E’ esattamente come vi avevo detto, ma del resto non ci voleva molto ad immaginarselo. Inizialmente i pacifisti, male armati, si sono avventati contro i soldati israeliani che, con aerei da guerra e navi militari hanno letteralmente assaltato, in classico stile piratesco, la Flotilla. Già solo questa azione, in un mondo e in una informazione libera, dovrebbe configurarsi come legittima difesa, specialmente se si pensa che la nave di aiuti umanitari per Gaza era in acque internazionali, battente bandiera turca e greca. Ma era comunque difficile giustificare il massacro di civili, per quanto alleati dei terroristi (è il nuovo mantra della menzogna globale), in particolar modo se si pensa che si parla di uno degli eserciti più morali, più giusti e più equi del mondo, nonché composto da valorosi soldati, gli stessi che si divertono a fare il tiro a segno con donne e bambini, ma quando si trovano ad avere a che fare con combattenti veri, che conoscono il terreno su cui combattono e riescono a colpire per poi nascondersi bene (leggasi Hamas ed Hezbollah)… era difficile far passare anche questa menzogna.

Ecco quindi che i bastoni e le spranghe, di cui qualcuno aveva timidamente fatto cenno nelle ore immediatamente successive al massacro, sono diventate fucili e pistole. Ecco, la menzogna diventa già più credibile. Poveri soldati sionisti, che si sono dati da fare in tutti i modi per trattare con quelli che comunque sono e resteranno crudeli terroristi o fiancheggiatori di terroristi (conosciamo bene, del resto, il modo in cui Israele conduce le trattative), e che sono stati vergognosamente aggrediti.

Tra le vittime, tra i morti, ci sono anche diversi italiani. Ma niente è dato sapere sulla vicenda: Israele ha convogliato la nave, con ancora i morti a bordo, in un porto militare. Nessuno può avvicinarsi, nemmeno i giornalisti, né diplomatici o ambasciatori. Non sappiamo nulla della sorte dei nostri connazionali, né se ci siano morti tra loro. Il nostro Ministro degli Esteri Israeliano con delega alla colonia italiana, Franco Frattini, e con lui tutto il codazzo di volenterosi e ben remunerati servi sionisti, ha già fatto proprio il mantra della menzogna: Israele ha il diritto di difendersi anche se ciò significa attaccare, in acque internazionali, dei civili disarmati che, su una nave che batte bandiera turca e greca, cercano di portare un poco di soccorso ad una popolazione che da anni è letteralmente alla fame, stremata ed umiliata da anni ed anni di embargo. Israele ha il diritto di difendersi, non importa come, né dove. Il rispetto del diritto internazionale, per questo Stato-pirata, è una formuletta con la quale sciacquarsi la bocca; le acque internazionali, per Israele, non esistono. Il rispetto degli altri Stati, Turchia e Grecia in questo caso, esiste ancora meno. Dovunque Israele si auto-concede il diritto di attaccare, di uccidere, di minacciare. Del resto la Storia ci insegna che questo popolo, i cui capi spesso e volentieri sono stati dei terroristi e dei criminali di guerra, ogni due o tre anni deve far parlare le armi. Sono passati due anni dalla sua ultima scampagnata in terra di Gaza: i cannoni hanno voglia di tornare a sparare, non importa dove: Iran, Siria, Gaza, Turchia… fa lo stesso.

I politici italiani, dal canto loro, sono assolutamente indifferenti a quella che sembra essere non solo la sorte degli italiani che erano sulla Flotilla, ma anche a quello che è l’umore della popolazione, o della maggior parte. Anche a destra qualcuno comincia a storcere il naso per l’arroganza e l’impunità di cui gode il piccolo staterello. Eppure ecco che i politici si stringono tutti intorno alla loro bandiera (quella con la stella di David, si intende), disinteressandosi completamente dell’opinione popolare. Bisognerebbe chiedersi come mai, pur di difendere Israele e i suoi crimini, i nostri politici sono disposti ad attirare su di se le ire non solo della maggior parte della popolazione, ma anche del loro stesso elettorato.

I giornali ci descrivono con sdegno e rammarico le proteste che sono scoppiate in Turchia davanti all’ambasciata israeliana: quanto sono antisemiti questi turchi! Il copione è lo stesso, è già collaudato. Mentre Israele inceneriva Gaza nell’operazione Piombo Fuso i nostri giornalisti, con tono preoccupato e commosso, non ci mostravano forse le tegole di Sderot, ammaccate da qualche petardo? Così è oggi: i cadaveri di chi voleva solo portare aiuto ai palestinesi sono ancora freschi, ma guardate quanto sono antisemiti questi turchi che manifestano davanti all’ambasciata israeliana? Israele non ha forse il diritto di difendersi?

E’ un mantra che ci ripetono ossessivamente, giorno e notte, sui giornali e alla TV. E vogliono farcelo ingoiare a forza. Stanno già preparando delle leggi in base alle quali non potremmo più dire la verità, che Israele ha commesso un atto criminale in risposta ad una azione legittima per il quale dovrebbe essere chiamato a rispondere davanti ad una commissione internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità. Ma saremo considerati antisemiti, negatori dell’olocausto, assassini e fiancheggiatori dei terroristi; ci faranno finire in galera, e butteranno la chiave.

Il regno della menzogna e dell’ingiustizia fa passi da gigante.

1 commento:

Anonimo ha detto...

condivido tutto andrè. ave, paolo