mercoledì 26 agosto 2009

Perchè non anche la ciccio-fobia?

Credo che la coerenza e la serietà – almeno un minimo – debbano essere due elementi fondamentali che deve possedere chiunque, a maggior ragione se questo chiunque fa politica. Dispiace vedere che per quanto riguarda la signora Luxuria (al secolo Vladimiro Guadagno), attualmente in quota Rifondazione Comunista, tra le tante qualità che NON ha vi siano anche queste.

In seguito all'aggressione che hanno subito due ragazzi romani che partecipavano al Gay Village, la signora Luxuria ha rilasciato questa dichiarazione che merita di essere riportata per intero: «Mai vissuti, a mia memoria, tempi così bui a Roma. La città - dice Luxuria, più volte protagonista delle serate del Gay Village - è sempre più insicura per tutte le categorie deboli non solo per le donne. Ci sentiamo tutti meno sicuri e viviamo con terrore questo clima fatto di squadracce e spedizioni punitive. Stavolta è toccato a due persone che erano colpevoli solo del fatto che si stavano abbracciando».

Già la volontà di strumentalizzare politicamente un episodio criminoso è palese. Chi di noi, che magari è stato da poco a Roma, non ha mai visto questi gruppi di uomini, armati di fucili e “gay-detector” (mica li si riconosce dalla faccia!), dare la caccia agli omosessuali? Ci rimane solo l'ironia per commentare le dichiarazioni di un personaggio che evoca le spedizioni punitive quando invece si tratta di una sola persona, per la precisione un pluripregiudicato per spaccio di droga.

Tali dichiarazioni fanno il paio con quelle di Imma Battaglia, organizzatrice del GayVillage, che nel suo vaneggiare ha tirato fuori la perla del mese: «Non capisco perchè non lo abbiamo messo in carcere - attacca la Battaglia - . Da tempo sostengo che l'Italia deve firmare una legge sull'omofobia che deve essere considerata un'aggravante per questi reati. Il sindaco di Roma deve unirsi a noi in questa battaglia».

Ci faccia capire, la battagliera Battaglia... Abbiamo sempre pensato che in Italia, per dare un giudizio, si debba attendere quantomeno un processo, un grado di giudizio, qualcosa... La Battaglia, invece, sa già che il gesto criminale è a sfondo omofobo. Sa forse qualcosa che noi non sappiamo oppure ritiene che l'aggressione ai due ragazzi sia un aggravante solo perché le vittime sono gay? Vuole forse creare un sistema giudiziario che privilegi gli omosessuali in caso di aggressione?

Ciò conferma quello che dico da tempo. Che, con la scusa di tutelare delle categorie cosiddette “deboli”, si cerca subdolamente di far passare il messaggio che queste categorie abbiano bisogno di agevolazioni giuridiche. Detto in altre parole: con i grassi, i pelati, quelli con le orecchie a sventola, gli eccessivamente magri si può litigare benissimo. Attenzione però a non litigare con un omosessuale: si rischia la pena capitale, se si da' retta alla Battaglia e alla Luxuria. Perché quando viene picchiata una persona senza capelli non si parla di pelato-fobia, o se viene picchiata una persona grassa di trippo-fobia, o se si tratta di una persona con gli occhiali di quattrocchi-fobia?

Per far vergognare questi personaggi delle cretinate che dicono basterebbe un poco di buon senso. Che non possiamo certo aspettarci di trovare sui giornali italiani, sempre più strumento di potere di quella che si caratterizza come una vera e propria lobby.

A Vladimir Luxuria, per esempio, si dovrebbe far notare la sua mancanza di onestà e serietà. A parte il fatto che la spedizione punitiva era composta da una sola persona, come può lamentarsi per la mancanza di sicurezza a Roma proprio lei, che appartiene ad un partito che ha da tempo abbandonato la difesa dei lavoratori (ammesso e non concesso che un tempo l'abbia fatta davvero, questa difesa) per difendere tutto ciò che è indifendibile come assassini, stupratori, delinquenti? Che organizza un giorno si e l'altro pure campagne politiche volte a farci commuovere per i “poveri” carcerati? Che candida ex- assassini ed ex-terroristi, portandoli in Parlamento? Con che coraggio ora chiede più sicurezza? Solo perché – una volta tanto – hanno toccato “uno di loro”?

Ma se alle esternazioni della Luxuria ci siamo ormai abituati, sono ancora più scandalose quelle di Imma Battaglia. La quale dovrebbe capire che in uno Stato democratico tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, e che nessuno deve avere agevolazioni di alcun tipo, neanche se si tratta di un omosessuale. Se si crea un regime di agevolazione per i gay, perché non crearlo anche per i troppo grassi, per i troppo magri, per chi è senza capelli?

Come cittadino libero e vivente in uno Stato (che si definisce) democratico, voglio avere il diritto di provare schifo per chi mi pare e piace. E voglio avere il diritto di non commuovermi delle sofferenze altrui, se si tratta di persone o di categorie per le quali provo avversione. Provare schifo non è un reato, in Italia. La legislazione italiana non mi impone di amare gli animali alla follia, né di riempire la mia casa di cani o gatti; ma mi impone – e giustamente! - di non torturarli, non ucciderli, non causare loro inutili sofferenze, soccorrerli (intervenendo di persona o allertando le autorità competenti) se si trovano in difficoltà e/o in pericolo di vita.

Allo stesso modo, gli omosessuali non possono imporre agli altri di non provare schifo o indifferenza nei loro confronti. Ecco perché non va condannata l'aggressione a sfondo omofobo – come ripetono stupidamente i giornali italiani – ma solo e semplicemente l'aggressione. Che non è più grave solo perché è stata commessa contro dei gay. Sarebbe stata grave allo stesso modo anche se fosse stata commessa contro un eterosessuale, un bianco, un nero, uno di sinistra, uno di destra, un grasso, un magro, un pelato, un capellone.

Se discriminare è inaccettabile, lo è allo stesso identico modo quanto fare del favoritismo nei confronti di una persona solo in ragione delle sue preferenze sessuali.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Articolo molto interessante. Molto intelligente il suo messaggio delle ultime 20 righe... grazie... perchè mi ha fatto riflettere...

Andrea Chessa ha detto...

Sono io che devo ringraziare Lei.

Perché il suo messaggio mi fa capire che - almeno un minimo - il nostro obbiettivo (unire una informazione seria alla militanza politica del MFL, cercando di coinvolgere anche coloro che non sono "dei nostri" ma dispongono di una loro testa per pensare e per porsi delle domande) viene raggiunto.

Un saluto.