sabato 4 luglio 2009

Frattini c'ha coraggio

Una cosa bisogna riconoscergliela, al “nostro” (!) Ministro: c'ha coraggio. O, se vogliamo, una bella faccia tosta, per non dire altro.

Tutto contento e sornione sbrodolava, al convegno “La persona prima di tutto”, parole in libertà sulla questione israelo-palestinese. Dal palco, ad un certo punto, qualcuno gli urla che si preoccupa sempre delle sofferenze degli israeliani, ma mai di quelle dei palestinesi. Apriti cielo! Chi sarà mai il pericoloso sovversivo? Qualche oscuro antisemita? Qualche infiltrato del perfido regime iraniano? Qualche pericoloso nazista complottista?


Ma no, ma no... incredibile ma vero, era un dirigente del PDL. Certo, da qui a dire che Frattini è stato contestato dalla base del suo partito – trattandosi invece solo di un militante per di più isolato – come hanno fatto alcune agenzie di stampa, ce ne passa. Vista la attenta propaganda della lobby sionista a destra sono sempre con Israele, a prescindere.

Ma Frattini ha coraggio. Perché andare a parlare ad un convegno che si intitola “La persona prima di tutto”, e sciogliersi in un brodo di giuggiole non appena si parla di Israele – lui si che pensa ai diritti del popolo palestinese – è una contraddizione in termini.

Perché se c'è uno Stato che infrange quotidianamente i diritti della persona quello è proprio lo Stato sionista. Uno Stato armato fino ai denti – prima potenza nucleare della regione mediorientale – che ogni tot mesi si fa qualche scampagnata a Gaza, riempiendola di fosforo bianco, facendo il tiro a segno con i palestinesi, abbattendo case e rinchiudendo i palestinesi dentro un pezzettino di terra, impedendo l'importazione anche del cemento, del petrolio e dei medicinali.

Uno Stato che minaccia quotidianamente i propri vicini, con frequenti violazioni dello spazio aereo, perché vuole rimanere la potenza nucleare egemone della Regione.

Si parlava di diritti della persona. Frattini poteva parlare, ad esempio, dei cittadini palestinesi che dovrebbero avere diritto ad un loro Stato come Dio comanda: con dei confini stabiliti, un unanime riconoscimento internazionale, un esercito che difenda quegli stessi confini. Non solo. Parlando di diritti della persona poteva ricordarsi anche di tutti quei diritti che sono stati violati a Gaza negli ultimi sessanta anni, e di cui abbiamo avuto una rapida e crudele dimostrazione nell'ultima scampagnata che i sionisti hanno fatto a Gaza contro i gentili. Per essere attuale, poteva anche citare il totale blocco economico che l'entità sionista impone nella Striscia, impedendo anche l'entrata del cemento, delle medicine e dei camion con il contrassegno della Croce Rossa.

Di cose delle quali potrebbe parlare Frattini ce ne sarebbero a iosa, specialmente riguardo Israele e la Palestina. Ma evidentemente, per chi ha affidato alla lobby sionista le sue fortune politiche, certi discorsi non sono permessi.

2 commenti:

Lory ha detto...

Ciao, sono sempre io, Lory.Avevo letto anche la seconda parte del post. Ho sempre appoggiato la questione palestinese, un altro eclatante caso di ordinaria ingiustizia mondiale. Non posso far altro che condividere al 100% tutto ciò che hai scritto perchè la penso esattamente come te. Non metto in dubbio la tua attendibilità, non è questo quello che mi delude dei bloggers in genere, ma il fatto che se si è nella stessa sintonia di pensiero bisognerebbe stare uniti,e nel momento in cui c'è una divergenza bisognerebbe riflettere e non emarginare.Ecco, in questo senso.Spero che tu venga a leggere anche il mio blog.Ciao

Andrea Chessa ha detto...

Salve Lory. Sarei venuto volentieri anche prima ma non vi era alcun collegamento. Come dici tu la questione palestinese è un caso eclatante, ma non l'unico. Oggi come ieri la tecnica è sempre quella: accerchiare un popolo e distruggerlo con tutti i mezzi a disposizione, facendo passare la vittima per carnefice. Ieri l'Italia e la Germania, oggi la Palestina e l'Iran. Stessi obbiettivi e stessi metodi: stroncare qualunque resistenza alla dittatura mondialista.

Per quanto mi riguarda poi Frattini non fa neanche le veci del Ministro degli Esteri italiano, bensì di un altro Stato. E ci rappresenta tutti... che tristezza.