martedì 23 giugno 2009

Pedofilia e potere - prima parte

Il seguente testo viene pubblicato diviso in due, per evitare un articolo eccessivamente lungo. Le fonti sono indicate nella seconda parte.

La seconda parte è leggibile qui: http://chessaandrea.blogspot.com/2009/06/pedofilia-e-potere-seconda-parte.html

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Ultimamente va di moda dedicare un determinato giorno dell’anno ad una qualche causa in particolare. C’è la giornata contro la fame nel mondo, quella contro la guerra, quella dell’olocausto, quella per l’ambiente, quella contro il cancro, e via dicendo. Tutte iniziative che – a parte la giornata dell’olocausto, l’apice di un tam tam mediatico globale e permanente, volto a far accettare alla popolazione mondiale e soprattutto europea quella che è una verità stabilita dai vincitori del secondo conflitto mondiale e difesa a suon di sequestri di libri, incriminazione e carcerazione dei revisionisti, campagne di criminalizzazione e di intimidazione – sono lodevoli e condivisibili. Viene quasi voglia di pensare che, continuando così, i 365 giorni dell’anno non basteranno più.

Il 23 giugno è la giornata mondiale dell’orgoglio pedofilo. Tutti i pedofili del mondo accenderanno una candela azzurra da esporre e da esibire per esplicitare la propria “appartenenza” sessuale. C’è anche un sito internet, attivo da diversi anni nella indifferenza delle istituzioni internazionali, il quale, a quanto leggo, è stato chiuso. A quanto è dato leggere nei tanti siti e blogs che parlano dell’argomento, il sito veicolerebbe l’idea che la pedofilia non sia un atto di violenza o di sopraffazione nei confronti del bambino, bensì un atto di amore nei confronti dei piccoli, del tutto privo di violenza. In questo senso i pedofili si dicono convinti che le leggi antipedofilia, attualmente in vigore in tutto il mondo, non siano solo una violazione dei diritti umani della persona ma siano destinate a venire soppresse – in nome di una modernizzazione del pensare la sessualità – allo stesso modo con cui oggi si tende a “normalizzare” l’omosessualità, l’eutanasia e altre pratiche che solo fino a qualche decennio fa erano tabù in molte nazioni, europee in primis.

Da questo punto di vista i pedofili hanno sicuramente ragione. Io credo che, stante così l’andazzo, anche la pedofilia tra qualche decennio ( ma probabilmente anche prima) non farà più alcun scalpore. Proprio come avveniva qualche anno fa con gli omosessuali, chi parlerà male dei pedofili sarà considerato un fascista, un estremista, un razzista ed un ignorante troglodita.

In Italia siamo già avanti da qualche anno. Uno dei primi politici italiani che hanno provato a sdoganare la pedofilia è un nome illustre: Nichi Vendola. Il quale, nel 1985, era appena stato eletto segretario della FGCI (i giovani comunisti) e a La Repubblica così sentenziava: “Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti, e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia…” Proprio così: “diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, rapporti tra loro, o con gli adulti”. Insomma, poiché sessualmente si diventa adulti verso gli 11 o 12 anni, anche la sessualità infantile deve avere un proprio legittimo spazio. Poco tempo dopo Vendola rettifica dalle pagine di Libero, e dice che lui non ha mai pronunciato quelle frasi, e che i rapporti sessuali tra adulti e bambini sarebbero una “patologia”.

Pericolo scampato? Niente affatto. Poco tempo dopo è nel numero della rivista Nuova Solidarietà, del 6 maggio 1985, che ricompare la famosa frase: Vendola l’avrebbe ripetuta ad una assemblea della FGCI. Nessuna smentita.

Ma non basta. E’ poi il sito della Danish Pedophile Association, “Associazione dei Pedofili Danesi” (che verrà poi oscurato dalle autorità giudiziarie italiane nel 2004), organizzazione che riunisce i pedofili della Danimarca e che ha anche qualche sede in Italia, a riportare questa frase di Vendola: “Nichi Vendola faceva il militante alla federazione giovanile comunista. Un giorno dovevano eleggere il segretario nuovo e presero proprio lui; allora egli andò a dire a tutti i presenti, militanti e anche giornalisti che non è tanto facile discutere nel suo partito del diritto dei bambini ad avere una propria sessualità. E disse pure che è ancora più difficile una cosa, parlare delle relazioni fra bambini e adulti come se fosse un argomento come un altro. Insomma era davvero faticoso”. Bisognerebbe chiedersi, a questo punto, come mai un politico a quel tempo astro nascente dei giovani comunisti, come Vendola, va a battere sempre sullo stesso tasto, vale a dire la sessualità infantile. E’ forse una strategia precisa?

Comunque la si voglia vedere, sono diverse fonti – di cui solo una oggetto di una timida smentita, a quanto è dato leggere su internet – che riportano frasi comunque simili da parte di quello che poi diventerà il Governatore della Regione Puglia.

Sono solo parole? No. Il 24 ottobre 1996 in Parlamento viene presentata una proposta di legge che porta il nome proprio di Vendola. Di che cosa si tratta? La legge chiede la modifica di alcune leggi che riguardano la discriminazione, contemplando anche la discriminazione legata alle preferenze sessuali. A prima vista, l’intento è nobile: vietare la discriminazione di chi ha preferenze sessuali particolari o non praticate dalla maggioranza della popolazione. Ma il testo di modifica di legge sorvola proprio su che cosa si intenda per “orientamento sessuale”. La domanda allora è legittima: anche la pedofilia è un “orientamento sessuale”? Il testo, non proibendola espressamente, la permette.

La pedofilia diventa bipartisan ed unisce comunisti e radicali: a chiarire le idee ci pensa un altro ambiguo personaggio: Daniele Capezzone. Il quale, prima di passare alla corte berlusconiana a dimostrare all’umanità intera che anche i radicali hanno un prezzo, in un convegno del 1998 proposto dai Radicali Italiani che ha per argomento “La pedofilia a la rete internet”, spiega che “la pedofilia, proprio come qualunque orientamento e preferenza sessuale, non può assolutamente essere considerata un reato”. Questo era il Capezzone di un tempo, per il quale la pedofilia è solo un “orientamento sessuale”. Verrebbe voglia – a vederlo in questi giorni difendere a spada tratta il suo capo che usa i voli di Stato per le sue puttane, maggiorenni o minorenni che siano – di chiedergli che cosa pensi oggi di quelle dichiarazioni e se è disposto a chiedere scusa a tutta la popolazione italiana per averle non solo pronunciate ma, soprattutto, pensate.

Né Vendola né Capezzone hanno mai pubblicamente ritirato queste ambigue dichiarazioni. Questo loro passato fatto di dichiarazioni quantomeno ambigue e dubbie, inoltre, non è riportato nella loro biografia personale disponibile e consultabile da chiunque su Wikipedia, il sito internet che compare al primo posto se si prova a cercare su internet il nome di ciascuno di questi due personaggi. Chiunque può fare la prova disponendo di un pc con connessione internet.

Ma non basta. Bisogna parlare anche di un altro personaggio, Dacia Maraini, la quale non appartiene al mondo della politica bensì a quello della letteratura italiana, che la annovera tra i “mostri sacri” e non esita a riempirla di premi e lodi.

Questa scrittrice, nel Corriere della Sera del 23 marzo 2007, in un suo articolo pone le premesse ideologiche e culturali della legalizzazione dell’incesto, scrivendo che “l’incesto, presente in tutte le specie, anche nell’uomo” è stato proibito a causa di determinate circostanze storiche, e cioè la necessità di “permettere alle prime tribù di espandersi, andare a cercare altre tribù, intrecciare rapporti e quindi aprire scambi di idee, di conoscenze, di esperienze”. Più avanti la Dacia Maraini precisa: “Cosa c’è di naturale nell’educazione? Nei libri? Nelle scuole? Nella scienza? E perfino nella monogamia? L’uomo per natura è poligamo, come lo sono la maggioranza degli animali. Anche le donne per natura sono probabilmente molto più poliandriche di quanto si pensi. Eppure la civiltà ha scelto la monogamia proprio per difendere quella famiglia del tutto artificiale che si oppone, per ragioni morali, e quindi non naturali, allo sperpero e al caos”. Insomma: monogamia e incesto sono pratiche non contronatura, ma semplicemente normali attività legate alla sfera sessuale e represse per ragioni culturali. Che l’incesto venga vietato perché salvaguardia la salute stessa dei figli – è scientificamente dimostrato che i figli nati da relazioni incestuose sono molto più soggetti di altri a malattie e malformazioni – alla Maraini non salta neanche per la testa.

Viene da chiedersi: ignoranza o malafede? Dobbiamo ricordarci che sia Nichi Vendola, sia Dacia Maraini, sia Daniele Capezzone prima del suo grande salto come giullare di Berlusconi, sono o sono stati personaggi ampiamente coccolati dalla cultura di sinistra.

Dacia Maraini, tra l’altro, è stata la stessa scrittrice che ricorda, in una sua opera, come il suo amante, l’ebreo Alberto Moravia – altro grande scrittore protetto e coccolato dalla sinistra – avesse l’abitudine di orinarle tra le mani. Fa quasi tenerezza Moravia (il cui vero cognome è l’ebraico Pincherle), incapace di schizzare sulla sua compagna qualcos’altro che non sia pipì. E Moravia è anche colui che, a quanto dice Stefano Lorenzetto in un suo articolo ospitato su Il Giornale (mai smentito), aveva come occupazione preferita quella di andare in giro per l’Africa a fotografare escrementi di elefante.

Per carità, Moravia, la Maraini, Nichi Vendola e chiunque altro possono praticare il loro tempo come meglio credono, facendosi fare la pipì addosso, fotografando ciò che meglio credono o andando con chi pare a loro (non minori, si intende). Ma evitino di difendere l’indifendibile, e i loro giochini li facciano nelle loro camere da letto tra adulti, senza pretendere di darci ardite spiegazioni per difendere ciò che non è difendibile. O forse sono considerati dal sistema personaggi “spendibili”, cioè da usare come testa d’ariete per infiltrare nell’opinione pubblica la pedofilia e l’incesto, proprio in virtù della loro natura “eccentrica”?

Inutile dire che anche queste notizie sono spesso e volentieri taciute nonostante siano i personaggi stessi a darcene notizia ed a rendercene consapevoli.

Sono semplici esternazioni da parte di personaggi pubblici oppure è in atto una precisa e deliberata strategia volta a pervertire i costumi e l’orientamento sessuale delle popolazioni? E se lo è, chi c’è dietro?

Una attenta disamina di queste dinamiche è troppo lunga e complessa per poter essere affrontata in questo spazio, ma vale comunque la pena di approfondire l’argomento, anche a costo di risultare eccessivamente lunghi.

Certo è che il programma di pervertimento delle menti, con particolare attenzione ai giovani, è perseguito dalla massoneria internazionale e mondialista da decenni. Questo perché, sostanzialmente, una popolazione di pornofili, alcolizzati, drogati e sessuomani, per i quali l’unico interesse è l’ultimo cellulare alla moda o l’ultima marca di lettore mp3 portatile, far sesso nei cessi delle discoteche o riempirsi di alcol il sabato sera, è molto più governabile di un popolo di patrioti, di persone colte, amanti dell’arte, della musica, della natura, dell’ambiente e degli animali, consapevoli del proprio destino, interessate alla sorte della propria Nazione e alla salvaguardia della propria terra, nonché dei propri simili. Pertanto sradicare ogni senso di identità nazionale, di patriottismo, di sentimento religioso o di ispirazione nazionalistica o patriottica è il primo passo – fondamentale e necessario – per la dominazione totale delle masse. L’azzeramento della sovranità (economica, sociale, politica) dei singoli Stati, lungi dall’operare un processo di generale democratizzazione delle istituzioni nazionali ed internazionali, si inscrive pertanto nel disegno di dominio delle lobbies mondialiste e massoniche.

Quello che importanti massoni hanno teorizzato lo vediamo crudamente messo in pratica ogni giorno sulle nostre tv: la strategia ha avuto successo.

Da un documento massonico americano del 1953, ad esempio, leggiamo queste parole agghiaccianti: “Abbiamo cominciato a realizzarlo [la perversione dei costumi] e lo perfezioneremo con i seguenti mezzi: il cinema, la pubblicazione porno a buon prezzo, i libri comici con storie di sesso e violenza; ultimo mezzo ma non più piccolo la televisione, […] essa ci riserva un uditorio immenso, e sarà il mezzo migliore per accostare i bambini. Il nostro piano è di incoraggiare dapprima delle rappresentazioni amorose, se non subito immorali, così graduando progressivamente la malvagità, tutta calcolata si avrà il possesso di tutta la gioventù. Sarà occupata tutta il giorno, senza lasciare spazio per la religione. Così i giovani al loro risveglio e al loro coricarsi a sera, avranno la testa piena di cow boys, di omicidi, di terrori, di cartoni animati. Tutto questo per allontanare dal loro animo immagini religiose. Così i bambini saranno disorientati per anni. Poi, quasi occasionalmente, si introdurranno costumi sfrontati (rapporti omosessuali) e scene licenziose allo scopo di distruggere il senso della modestia […]”. Non è esattamente quello che vediamo tutti i giorni sui nostri media europei, nella vita di tutti i giorni? Non è forse vero che la gioventù di oggi è stata mentalmente violentata con la droga, la promiscuità, il sesso a basso costo, la droga, la violenza, la pornografia, il satanismo e l’anticristianesimo viscerale e sfrontato? Tali frasi fanno il paio con quelle dell’ebreo e massone Mose Montefiore, il quale disse : “Impadroniamoci della stampa ed in breve tempo assoggetteremo al nostro potere l’intera Europa”.
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Fine prima parte

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Andrea, premetto che ho capito che abbiamo bisogno di una sana destra e di una sana sinistra dato che una repubblica presidenziale sembra lontana.Premetto che non sono più cattolica ma cristiana, profondamente.Purtroppo mi capita spesso di complimentarmi con un/una blogger e poi pentirmene amaramente.Spero che tu sia l'eccezione che conferma la regola ( e se questa regola non ci fosse sarebbe stupendo!).Ho apprezzato davvero tanto questo tuo post perchè hai completato un puzzle che anch'io stavo cercando di completare ma il mio " non è possibile, questo sarebbe troppo"!" ne ostacolava il completamento.L'opera di rimbambimento ha auto i suoi frutti, senza contare che ho notato che chi entra in politica è inevitabilmente destinato ad essere "vampirizzato" e ho il vago sentore che si siamo giocati pure De Magistris.Altrimenti avrebbe continuato a fare il magistrato. Certe battaglie possono essere combattute dall'esterno se veramente si vogliono combattere.Ho un blog, ma non metto nessun banner contro la pedofilia, perchè è facile parlare, è facile dirsi indignati.Continuando a non ribellarsi ad una pornografia dilagante, come ho già avuto modo di affermare, si offre un alibi, una sorta di incoraggiamneto alla pedofilia e alle violenze sessuali in genere.Ma molta gente è ormai narcotizzata e hai ragione tu, talemnte assuefatta che tra un po' anche la pedofilia per parecchi sarà un comportamento sociale normalissimo, una normale consuetudine. Be' scusa il mio commento lungo, ma ce ne sarà ancora da dire, è una piaga che non può e non deve essere liquidata con due parole.Grazie e a presto.
Lory

Andrea Chessa ha detto...

Salve Lory.
E' semplice: per vedere se il sottoscritto è attendibile continua a leggere questo sito.

Ti invito, inoltre, a leggere anche la seconda parte dell'argomento che, se possibile, contiene cose anche più raccapriccianti e orrorifiche rispetto alla prima.

Quello che ho cercato di fare, pur riciclando fonti non di prima mano, è stata essenzialmente una cosa: tracciare un filo conduttore - che a mio parere esiste ed è palese, se solo si ha la necessaria volontà e anche preparazione per vederlo - tra avvenimenti e questioni che sono solo apparentemente distanti fra di loro: la pedofilia, gli snuff films, Cohin-Bendit, le leggi sempre più legalitarie e permissive, l'esoterismo, il satanismo... Io penso che ci sia un progetto, un grande progetto: non è esplicito, non è affermato, eppure è stato teorizzato e, a quanto è dato vedere, sta avendo successo.

Se prendi i giornali di trenta o quaranta anni fa, e sostituisci la parola "omosessualità" con "pedofilia", noterai che le stesse cose che si dicono oggi per la pedofilia si dicevano allora per l'omosessualità. Nè di più nè di meno.

E' interessante anche quello che dici su De Magistris, ed io aggiungo: è genuina la sua passione di fare politica (sarebbe una specie rara, anzi rarissima: gli idioti che fanno politica per passione sono pochi, tra i quali ci siamo anche noi) oppure è un tentativo del sistema di cooptarlo all'interno delle sue trame, onde disarmare una personalità potenzialmente pericolosa? Perchè è innegabile che le inchieste di De Magistris sono state molto pericolose per il potere (che infatti lo ha neutralizzato in tutti i modi, come magistrato) come forse solo le inchieste di Cordova sono riuscite a fare da qualche anno a questa parte.

Quello che ci rimane, come ho già scritto, è solo: informare (con tutti gli strumenti a disposizione), militare (nel MFL), studiare. Molta gente - prevalentemente per negligenza - non sa e non si informa su certe questioni. Sarebbe ora di cominciare a farlo.

Un saluto