lunedì 15 giugno 2009

Le "ronde nere", o la solita pagliacciata

Alcuni lettori e camerati mi chiedono di scrivere qualcosa sulle cosiddette “ronde nere” che, lassù al nord, dovrebbero cominciare a pattugliare le strade contro i clandestini, inquadrate in quello che sarà il nuovo Partito Nazionalista Italiano. Informazioni più dettagliate si possono trovare qui: http://it.peacereporter.net/articolo/16046/Arrivano+le+ronde+nere.

Chi conosce, almeno un minimo, la cosiddetta area dell’estrema destra – area nella quale spesso e volentieri veniamo inclusi anche noi, pur senza farne parte in alcun modo – sa bene che un nuovo partito o movimento nasce un giorno si e l’altro pure. E’ una vecchia tattica: se non puoi abbattere il nemico dall’esterno, infilati dentro, snaturalo e dividilo completamente.

Gaetano Saya ha fatto sua questa tattica, e non da oggi. Già nel vecchio sito del MSI era ospitata una sua “mitica” foto dove posava in grembiule massonico, con tanto di squadra e compasso. Già solo questo dovrebbe farci capire la caratura del personaggio, filoamericano e sionista orgoglioso, nonché massone dichiarato.

Qualcuno vuol dire a questi signori che il Fascismo fu antimassonico e che fu il primo e l’unico in Italia a varare una legge appositamente studiata per colpire le associazioni segrete e la massoneria? Che cosa c’entri il Fascismo con i massoni, che pur di abbattere l’unica idea popolare capace di sconvolgere i suoi piani di dominio mondiale hanno creato e diretto una guerra mondiale, è questione che sanno e capiscono solo i tanti imbecilli che sicuramente faranno la fila per tesserarsi al nuovo partito e per partecipare alle ronde.

Senza capire, inoltre, che partecipando alle ronde contraddicono ampiamente gli ideali fascisti, che per questi individui si limitano a qualche saluto romano ed a qualche foto del Duce con la quale pavoneggiarsi nella propria camera da letto.

Perché con l’istituzione delle ronde lo Stato si è di fatto arreso alla criminalità dilagante. Il controllo del territorio è una delle condizioni sine qua non con la quale lo Stato dimostra la propria competenza, oltre alla propria sovranità e alla propria legittimità nei confronti della popolazione. Ora lo Stato italiano delega a coloro che dovrebbero essere difesi, i cittadini, proprio la sicurezza, il controllo delle strade, la lotta alla microcriminalità. In sintesi, dice agli italiani: “Arrangiatevi”. Con buona pace del Fascismo storico, che, tra le prime azioni, inquadrò i giovani camerati nella Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN), corpo che a tutti gli effetti risultava dipendente dallo Stato.

Ma ormai almeno le persone intelligenti hanno capito il gioco. Qui di Fascismo non c’è nulla, se non l’esteriorità. C’è solo un massone agguerrito che prova a rilanciare la sua immagine e la propria popolarità.

E quindi ecco che ci si mette una divisa, un simbolo a suo tempo utilizzato a suo tempo dalle SS ma non dichiaratamente vietato, qualche infarcitura di nazionalismo e patriottismo qua e là (ma l’unico patriottismo che questi signori hanno partorito in decenni di attività politica è solo quello che vede l’Italia serva di USA e Israele), una copertura mediatica di buon livello, e il gioco è fatto.

Bisognerebbe anche chiedersi perché, mentre il MFL non riesce ad avere alcun supporto dai media se non qualche esiguo spazio, nei giornali si trova sempre il modo di parlare di questo o di quel partito di estrema destra, di nuova o più datata costituzione che sia…

Sarà forse perché lo scopo è quello di mostrare i Fascisti come violenti, dediti esclusivamente alla violenza ed alla sopraffazione dell’altro e del diverso, e privi pertanto di qualunque idea e di qualunque proposta, e quindi noi del MFL c’entriamo come i cavoli a merenda?

Eppure, fino a prova contraria, l’unico partito dichiaratamente Fascista, recante nel nome la parola “Fascismo” e nel simbolo un fascio mazziniano, siamo noi.

Ma noi non siamo utili per certi giochetti. Perché il gioco è sempre quello: creare nuovi movimenti e partiti non solo per frantumare e dividere ancora di più la cosiddetta area “neofascista”, ma portare via tesserati e simpatizzanti a quei pochi movimenti politici che si battono perché l’idea Fascista rimanga viva, senza cesure né pericolose contaminazioni. Noi in primis.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sempre io: spero la cosa non ti dia noia.
Scrivi: "portare via tesserati e simpatizzanti a quei pochi movimenti politici che si battono perché l’idea Fascista rimanga viva, senza cesure né pericolose contaminazioni. Noi in primis."
Voi in primis, va bene. Ma chi sarebbero gli altri? Esistono altre realtà con le quali collaborate o almeno vi rispettate reciprocamente? Do per scontato, da quel poco che ho capito, che tra "questi altri" non considerate l'MSI di Saya, il MS-FT, Storace, FN, chiaramente AN...

Sergio

Andrea Chessa ha detto...

Sergio,
quando qualcuno entra qui dentro e fa delle domande intelligenti, con la voglia di capire qualcosa su di noi, la cosa non può che fare piacere. Anzi, nel tuo caso vedo che ti piacciono le sfumature, e a mio parere è un bene.

Per quanto riguarda i partiti che hai citato - pur non sentendoci minimamente affini - non ho difficoltà ad affermare che ci sono molte persone valide anche lì. Ma sarebbe ora di capire l'equivoco, non credi?

Se mi devi chiedere proprio qualche nome ti posso dire, per esempio, i ragazzi di "Comunità Politica Avanguardia", estremamente minoritari ma valide persone.

Oppure a suo tempo abbiamo avuto fruttuose iniziative con i camerati del Veneto Fronte Skinheads al nord.

A suo tempo collaborammo con i camerati della Fiamma Tricolore, che politicamente ed idealmente sono molto più preparati di tante altre formazioni d'area.

Ma sempre collaborazioni frutto di accordi presi di volta in volta, non sistematicamente. La coerenza in questo paese non paga.

Se mi viene qualcos'altro in mente, dopo questi appunti frettolosi, te lo faccio sapere.

Un saluto

Andrea

Anonimo ha detto...

Non sono fascista e non sono un vostro elettore, ma mi fa sempre piacere leggervi perchè le vostre argomentazioni sono sempre molto curate ed intelligenti.
Volevo chiedervi se nella zona di Roma avete qualche contatto o collaborazione, tipo quelle che avete menzionato nel commento precedente e se sì, quali iniziative (sociali, economiche, ecc.)state mettendo in atto.
Vi auguro di trovare presto il vostro spazio nella politica nazionale e ve lo dico sinceramente, perchè di persone coerenti se ne trovano davvero pochissime.

Alessio

Andrea Chessa ha detto...

Caro Alessio,

Ti ringrazio innanzitutto per le belle parole di stima, che fanno sempre piacere.

Per quanto riguarda la tua domanza di eventuali contatti in zona Roma, quale migliore modo di risponderti se non fornendoti i contatti dei nostri coordinatori del Lazio?

Eccoli, e scusa per il ritardo nella mia risposta.

Un saluto.

Andrea

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Tel: 340/7971278 - E-mail: lazio@fascismoeliberta.info
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