giovedì 15 gennaio 2009

Assassini, e i loro volenterosi estimatori



Nomi, cognomi, biografie, foto, numero identificativo del bersaglio per poter essere più facilmente riconosciuto dai soldati IDF, l’esercito israeliano, affinché faccia piazza pulita dei sostenitori e dei fiancheggiatori del terrorismo. E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto di un sito americano, fondato da un certo Lee Kaplan (che risulta essere un collaboratore di diverse testate americane filosioniste) che ha attuato una vera e propria schedatura di tutti i volontari dell’ISM, l’organizzazione internazionale (all’interno della quale milita anche il volontario italiano Vittorio Arrigoni, per il quale il sito si augura che le forze dell’esercito israeliano lo elimino una volta per tutte) che in questi giorni di apocalisse cerca di portare un minimo conforto alla gente di Gaza, umiliata e sterminata per il solo fatto di esistere, a quota 900 vittime. In ordine le foto dei militanti dell’ISM, le loro storie, il numero di bersaglio – così vengono indicati uomini e donne colpevoli solo di aiutare i palestinesi – e l’invito al pubblico a mandare quante più foto e notizie possibili: di colpo chiunque può diventare un bersaglio, da eliminare in modo permanente per far trionfare l’ideologia bushista e neocon. Sembra di tornare ai tempi dello stalinismo: tutti possono accusare tutti, e nessuno è più al sicuro (ancor meno noi del MFL) dall’accusa di antisemitismo, la stessa che questa sera la maggioranza parlamentare italiana muove a tutti coloro – da destra a sinistra – che non approvano il massacro indiscriminato di civili palestinesi e ci tengono a farlo sapere nelle piazze.
Non vi darò l’indirizzo di questo sito che istiga apertamente all’omicidio ed all’assassinio dei volontari dell’International Solidarity Movement, a prescindere dal loro credo politico e della loro razza: c’è un limite a tutto. Non dirò neanche di avvisare la Polizia Postale, in quanto il dominio del sito non è l’italiano “.it”. E poi noi siamo Fascisti: abbiamo torto a prescindere.
Pensate però solo una cosa: immaginatevi se, in qualche parte d’Europa, si costituisse un gruppo organizzato, con tanto di sito internet e contatti di posta elettronica, che istiga all’omicidio ed allo sterminio degli ebrei, mettendo in rete le loro foto, i loro indirizzi, le loro vite private, i loro numeri telefonici, e catalogandoli come bersagli militari da colpire. Giustamente un sito del genere verrebbe chiuso immediatamente, e gli autori dovrebbero essere processati per istigazione al razzismo, all’omicidio ed allo sterminio di una intera etnia. Si avrebbe una sollevazione popolare contro gli autori di questi gesti vili e vergognosi. I capi delle comunità ebraiche, inoltre, ci metterebbero in guardia dall’antisemitismo del passato che ritorna. Noi appoggeremmo senza riserve tali rivendicazioni, e mai il mondo politico sarebbe più compatto nel denunciare questi comportamenti e ad avvisare la propria popolazione di stare in guardia, onde poter prevenire, ed eventualmente punire, chi istiga così apertamente e sfacciatamente all’omicidio dell’altro. Adesso: noi da chi dobbiamo stare in guardia?
Riguardatevi il filmato che riporto all’inizio del mio intervento: è l’omicidio del piccolo Muhammad Al Dorra, freddato a sangue freddo dai soldati sionisti e morto tra le braccia del padre. A Gaza questo accade ogni giorno di questi. Ma evidentemente qualcuno non conosce limite all’orrore. E neanche alla decenza.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Su questo siamo in totale disaccordo. La mia DESTRA (liberale ma profondamente conscia delle proprie radici) crede che Israele sia l'avamposto, la nostra linea del fronte nella guerra contro l'islamizzazione becera dell'Europa. Con le manifestazioni codarde di chi si illude che magari, mostrandosi "multiculturale" e "sinceramente democratico", verrà ammazzato per ultimo.

Andrea Chessa ha detto...

Se tu sei contento di avere come avamposto uno Stato che minaccia continuamente di guerra i suoi vicini, è armato di centinaia di testate nucleari e annichilisce una popolazione inerme come quella di Gaza, a scapito dei quali ha fondato il suo Stato pirata, fai pure.
Il mio Fascismo, invece, mi ha insegnato che storicamente non c'è alleato migliore contro la giudeo-massoneria degli islamici, dato che gli obiettivi sono comuni.
Il problema dell'islamizzazione dell'Europa non è un problema di religione; domani anche tu oppure io possiamo diventare musulmani, ma ciò non ci dovrebbe impedire di rispettare le regole dello Stato italiano, a prescindere dal fatto che siamo musulmani, ebrei, buddisti, cristiani, cattolici e così via. Non è un problema di Islam, è un problema che in Italia le regole non si fanno rispettare, islamici o non islamici.

Anonimo ha detto...

Se c'è uno "stato"
all'ultimo posto
nei diritti umani
quello è l'entità sionista.
Avete visto tutti,durante
l'ultima tragica mattanza
i morti(l'operazione piombo
fuso)civili,del resto
GLI STESSI SOLDATI ISRAELIANI
HANNO AMMESSO L'OMICIDIO DELIBERATO DI CIVILI.
E sorvolo sulla tortura(legale con tanto di sentenza),il carcere
per i minori(palestinesi of course)che vede addirittura
bambini dentro(!!!!!!!!!!),gli
omicidi extraterritoriali(li facesse un altro servizio segreto
finirebbero dentro a vita),etc,etc
Se qualcuno è contento di avere
un "avamposto" simile faccia pure.
Antiislamismo?
Per 50 anni la destra "neofascista" ha fatto il gioco
degli americani con la scusa del
pericolo rosso,adesso con la scusa di pararsi dagli islamici
si va a leccare il culo ai giudei
mentre quelli ci tengono come schiavi,tra leggi repressive,guerre(tutte a loro interesse),etc.
NO AL DOMINIO SIONISTA.
SI A UN EUROPA LIBERA E INDIPENDENTE.

Andrea Chessa ha detto...

Insomma: noi lecchiamo sempre il culo di qualcuno, tra vedere e non vedere...
Si ad un'Europa di Nazioni, e non all'Europa dei banchieri e dei plutocratici.