giovedì 28 agosto 2008

Il dl Gelmini e le ipocrisie comuniste

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla Scuola del Ministro Gelmini. Abbastanza rilevanti alcune novità che vengono introdotte già dall’anno scolastico che sta per cominciare a giorni.
Innanzitutto torna, anche per le scuole elementari e medie, il voto in decimali. All’opacità del “sufficiente”, “buono” o “ottimo” si sostituisce il ben più esplicativo numero; questo è fondamentale in sede di media aritmetica, che si baserà su criteri oggettivi e (si spera) ineludibili come quelli matematici.
Seconda novità: sulla media di fine anno avrà influenza anche il voto in condotta, che in precedenza aveva invece solo un valore simbolico; con un voto di condotta inferiore alla sufficienza (dal 5 in giù) si verrà automaticamente bocciati.
Questo è, secondo il Governo, un buon modo per combattere il bullismo imperversante nelle scuole.
Ancora: torna la tanto famosa materia di “educazione civica”, trasformata nell’”educazione alla Costituzione e alla cittadinanza”, per far si che i pargoletti tricolore imparino al meglio le buone regole per una educazione civica e rispettosa.
Quarta novità: guerra anche contro il caro-libri; i libri di testo saranno stampati solo in seguito ad un determinato periodo di tempo (tre, quattro o cinque anni). Senza dubbio mi sembra un’idea semplice ma innovativa per permettere un minimo “riciclo” del libro scolastico, che magari può essere rivenduto, o riprestato magari al fratello più piccolo etc.

Due parole sull’introduzione della materia di educazione civica. Nonostante il nome sia un po’ “sinistro” – presuppone quel lavaggio del cervello basato sull’antifascismo che fino ad ora è stato delegato alla televisione e ad una cultura militante (sempre a sinistra, ovviamente) ma altamente remunerata – è senza dubbio positivo tornare ad insegnare a quella massa di ragazzini viziati e cafoni che sono gli alunni italiani le regole del buon vivere. Si potrebbe cominciare dal più semplice, come insegnare a non buttare la cartaccia per la strada, a non svuotare il posacenere della propria automobile in corsa sulla faccia del motociclista che segue, a salutare il proprio vicino quando lo si incontra la mattina, a non rendere un intero quartiere partecipe delle proprie conversazioni telefoniche, per concludere con il più “nobile”: un corretto comportamento con i propri animali domestici e non domestici, una corretta guida stradale, un sereno convivere con la natura.
Ritengo senz’altro positivo il reintegro del voto di condotta, che torna ad essere non più la causa di un piccolo rimbrotto da parte del genitore al figlio degenere (a tanto spesso si riducono le cialtronate dei teppisti quattordicenni, allevati e cresciuti spesso da genitori ancora più teppisti di loro), bensì va a “fare media” con le altre materie; sempre che non si scenda sotto la sufficienza, perché in tal caso scatterebbe la bocciatura automatica. Positivo perché, nell’era del cosiddetto “bullismo”, con sedicenni che danno fuoco al proprio compagno di scuola, che sodomizzano le proprie compagnette (spesso accondiscendenti) armati dell’immancabile videofonino e altre azioni similari, un giro di vite era necessario. Se il voto di condotta fa media con le altre materie, e diventa addirittura vincolante per la propria promozione, automaticamente diventa un deterrente che spinge lo studente a comportarsi meglio. Conseguentemente anche l’autorità dell’insegnante, ultimamente assai inflazionata, ne esce rafforzata.
Ovviamente quando si parla di giri di vite l’Unione degli Studenti – una vera e propria palestra per i delinquenti noglobal di domani – (basta andare sul loro sito e leggere: “Il tuo preside non ti concede le gite? Ti sei beccato una sospensione o un provvedimento disciplinare? Unisciti all’UDS!”) si indigna e promette di scendere in piazza. Non gli sembra vero: ricominciando la scuola quale migliore scusa per continuare a fare gli sfaticati, per drogarsi ed ubriacarsi, per bloccare le città con i loro cortei nei quali scandiscono slogan demenziali? E poi il provvedimento è stato varato dal centro-destra, pertanto è sbagliato per definizione.
Non sarebbe neanche il caso di parlare di questi “partigiani” in erba se non si unissero a questo coro ridicolo anche i Genitori Democratici (hanno sempre bisogno di specificarlo, che sono democratici, come se tutti gli altri non lo fossero ) guidati da Angela Nava, la quale proferisce perle di cotanta saggezza: “La valutazione delle singole discipline di per se’ gia’ non e’ sganciata dalla condotta che il ragazzo tiene in classe, perche’ quando attenzione e partecipazione non ci sono e’ impossibile che ci siano le competenze. Il profitto riflette la stessa condotta che e’ gia’ inserita nel voto delle discipline E poi cosa cambia il voto di condotta rispetto alle sanzioni che gia’ ci sono per punire certi comportamenti dei ragazzi? Cosi’ si rischia di scaricare sugli studenti tutte le responsabilita’ di cio’ che non va nella scuola”. Mai parole furono proferite più in malafede. E’ quasi imbarazzante dover commentare questi qualunquismi se a questi non fosse concessa tanta visibilità e rilievo mediatico. Innanzitutto, secondo i democratici genitori, il voto che io ho in Geografia è influenzato anche dal comportamento che io ho in classe. Assolutamente falso: si può ignorare la Geografia per tutto l’anno (magari leggendo La Gazzetta dello Sport, come facevo io) e poi rimettersi in carreggiata con tre interrogazioni da voto 7. I comportamenti criminali degli studenti, inoltre, spesso e volentieri avvengono fuori dalla classe, magari nei bagni o nei cortili più interni della scuola, e spesso e volentieri sono fatti da alunni modello, figli di genitori rispettabili. Proporre, come sembra faccia questa signora, l’equazione “bullo = studente che non va bene a scuola” è quantomeno assai scorretto.

Dispiace vedere che, da una certa parte politica, e dalle ramificazioni di questa, si tocchi il ridicolo pur di contestare e delegittimare quello che viene fatto dalla controparte, anche quando un disegno di legge presenta delle proposte basate esclusivamente sul buon senso. Del resto che i comunisti non abbiano buon senso è noto a chiunque non sia intellettualmente e moralmente prevenuto. Tranne che ai comunisti, si intende.

31 commenti:

Anonimo ha detto...

A parte l'inutilità delle uniformi e quello dei voti decimali che non c'entrano nulla con l'imparzialità, il voto in condotta non servirà da deterrente ma da voto di scambio tra simpatizzanti dei professori o meno a discapito del merito scolastico. Inutile dire che si vuole fomentare in questo modo l'ignoranza mentre il servilismo viene premiato. Come se non bastasse già ad avere dei voti alti leccare il fondoschiena degli insegnanti ai danni di chi studia tanto e otterrebbe ottimi risultati ma non ha voglia di farsi mettere i piedi in testa. Questo non l'avrebbe mai permesso un governo di sinistra con una legge che non premia i meritevoli ma premia chi lecca meglio. E se il voto in condotta sarà un deterrente dentro la scuola, appena finito l'orario di studio è finita anche la competenza scolastica quindi non caleranno gli abusi ma si sposteranno soltanto di luogo trasformandosi da bullismo scolastico a delinquenza minorile fuori dall'istituto. Un ottimo risultato davvero. E intanto i fondi alla scuola sono esigui come non mai, l'insegnante unico vorrà dire perdere più di un milione di lavoratori e i libri di testo costano quasi il doppio dell'anno prima. Che fortuna avere la destra al potere e la Gelmini che di scuola non ne capisce nulla. Si vede chi ha studiato e chi ce l'ha fatta per merito e chi invece è arrivato solo per servilismo e prostituendosi.

Andrea Chessa ha detto...

Sulla prima parte di quello che dici non sono d'accordo.
L'uniforme a mio modo di vedere è utilissima; livella di molto (non dico che azzeri, perchè poi anche lì c'è il bambino col grembiule di moda e chi no) le differenze tra i ragazzi, ed evita che la scuola diventi una passerella di moda.
Poi sui voti decimali: certamente chi "intrallazza" ci sarà sempre, a prescindere. Purtroppo. Però il voto "matematico" è, secondo me, meno fraintendibile. Media matematica, e chiusa la discussione.
Per quanto riguarda il leccare il fondoschiena dei professori, con il sottoscritto sfondi una porta aperta. Ti basti sapere che fui minacciato di NON vestirmi di nero (cosa che feci puntualmente) e spiai la discussione dei professori dopo la mia tesi (sui rapporti tra il nietzschianesimo e l'hitlerismo) in cui una diceva, applaudita delle altre: "Io mi rifiuto di promuovere un Fascista". Solo un professore, tra l'altro comunista, mi difese con queste parole: "Chessa sarà anche Fascista ma è un fascista intelligente. E io promuovo le persone intelligenti". Presi un 65/100. Compagni che si sono presentati senza la tesi - tanto per fare presenza - hanno preso 60, con buona pace della meritocrazia e di 5 anni di studio non eccellente ma dignitoso.
Per quanto rigurda il costo sempre più esoso di un libro di testo penso sia un malcostume che prescinde dalla maggioranza governativa.

Andrea Chessa ha detto...

Dimenticavo di ire che mi iferivo l mio esame.

Anonimo ha detto...

Ciao Andrea ti ritrovo con la solita giusta dose di "buon senso". Non ti sembra strano che basta fare cose elementari per riparari agli sfracelli dei "sinceri democratici" e a 40 anni di radical-chic frichettoni. Gli studenti poi...fanno cortei senza sapere neanche perchè

Andrea Chessa ha detto...

Ciao Sergente.
Ma si... basta poco per farci contenti, in fondo. Non gli chiediamo una riforma della scuola alla Gentile - che pur con tutte le sue limitazioni ha guidato la scuola per decenni - ma quantomeno un poco di "buon senso", appunto.
Non ti diverte poi il fatto che si debbano sempre autodefinire "democratici"? Mi ricordano tanto quelli che parlano sempre di donne, e delle loro conquiste, e della splendida cubista (si dice ancora così?) che hanno rimorchiato il sabato scorso, e a te viene il sospetto che se parlano così tanto di donne è perchè poi magari sono qualche anno che non ne vedono una...

Alessya ha detto...

E allora.. Quante buone parole.. Prchè non provate anche a vederla dalla parte di tutti quei precari che si vedono sfuggire la speranza di un posto di lavoro? E vogliamo dimenticare anche gli studenti di Scienze della Formazione Primaria (300 solo a Padova) del IV anno che partono per l'ultimo anno di università vedendosi togliere ogni diritto e ogni speranza? E perchè non citare anche la riduzione dell'orario (tempo pieno) che obbligherà le famiglie a pagre una baby sitter o chi per essa? E del maestro unico che vogliamo dire? Che se una classe ha la sfortuna di avere un incompetente se lo tiene per 5 anni ed esce più asina di quando èentrata lla primaria? (d'accordo con Bossi una volta in vita mia!!)Che dite, che sia il caso di parlare anche di questo? Siamo sicuri, dall'alto degli studi di psicologia e pedagogia che le scelte del voto in condotta (facciamo anche le carceri in classe già che ci siamo!!) e del grembiule siano proprio così giuste??????? Perchè non tornare ad inginocchiare i bambini sui ceci, o reintrodurre il cappello con le orecchie d'asino, le punizioni corporali dell'era Gentile (visto che viene citato senza cognizione di causa!!)..
E della flessibilità del modulo? In Italia si parl tanto di flessibilità, parola che rempie la bocca di tanti, ma chi la vuole la rispetta poi?? E non generalizziamo sugli studenti, chi manifesta non è per forza drogato, lavatvo o ubriaco..Forse è solo qualcuno che ha il coraggio di dire ciò ce pensa. C'è gente che fa sacrifici per studiare e il risultato qual'è?? Spazio ai giovani.. si, e come no?? Pensateci, futuri genitori.. Risparmierete 100 euro l'anno di libri? Benissimo.. Parliamo dei 1000 di baby sitter che dovrte sborsare.. Ma non prendiamoci in gro. Ad ognuno il suo lavoro, chi si occpa di legge continui a fare quello. La scuola non è un azienda dove vige la regola del "o produci o ti licenzio". Riflettete gente, riflettete.. Toccherà anche voi!!
NON SI RISPARMIA SULLA PELLE DEI BAMBINI!!!!!!!!

Andrea Chessa ha detto...

Alessia,
quando ho scritto l'articolo, di tutti i problemi che tu giustamente poni in evidenza non se ne era assolutamente parlato. Si parlava solo ed esclusivamente di "bloccare" per qualche anno i libri di testo, inserire la bocciatura per la condotta, reintrodurre il grembiule. Ne ho parlato positivamente, sottoscrivo quanto scritto: non si tratta di mettere le carceri nella scuola (semmai di costruirne ex novo), ma di cercare di imprimere un cambiamento di direzione. Non dico che basti questo, anzi, probabilmente i ragazzi continueranno ad essere asini e maleducati come prima se non si interviene anche nel campo dell'educazione.
Per quanto riguarda i problemi che tu hai indicato, non ti nascondo che sono particolarmente preoccupato anche io. Pensavo che la mobilitazione totale della scuola fosse dovuta al fatto che si andava ad intaccare una lobby "sinistramente" politicizzata come quella dei professori; ora mi rendo conto che non è solo questo.
A me il maestro unico convince ben poco, per la stessa tua ragione. E mi disgustano i tagli alla scuola, che a quanto pare ci saranno effettivamente. Come giustamente dici tu, la Scuola non è un'azienda e non deve rispondere alle stesse logiche di profitto che invece perseguono le aziende di Berlusconi.
Ancora una cosa: tu scrivi che la psicologia ci smentisce in questo, e che la "repressione" non serve. Io però vedo che sessanta anni di educazione permissivista e stupidamente antifascista hanno portato i ragazzi di venti anni (cafoni, sottoculturati, drogati e pasticcomani) a combattere solo per le cose più idiote: il diritto allo sballo, la posticipazione della chiusura delle discoteche, la droga libera... Non credi sia giunto il momento di darci un taglio con la cultura del '68, che continuerà a fare danni ancora per diversi decenni?

Anonimo ha detto...

Ti faccio i mieie complimenti, Camerata, finalmente un blog chiaro e razionale, ancora i miei complimenti

Andrea Chessa ha detto...

Grazie dei complimenti Camerata. La definizione di "razionale" mi fa molto piacere.
Che dire? Seguici allora! Il sito ha anche una funzione che ti permette di ricevere gli aggironamenti direttamente alla tua casella e-mail personale.
Un saluto.

Andrea

Anonimo ha detto...

Sono colpita dalla risposta che mi hai dato Andrea, hai palat in modo molto intelligente. Il mio era uno sfogo per la tensione che si è creata e che continua ad aumetare. Se non si era capito io sono una di quei 300 studenti del IV anno di Padova. Il probema è che, e lo dico da apolitica, questo Governo sta cercando di ottenere i sui scopi senza interpellare chi ne capisce più di loro. Dà fastidio che non ci sia stato un confronto o un dibattito sulla 137 e sulla 133. Dispiace perche si arriva a sentirsi parte di un Paese che non ti calcola minimamente. Che non calcola che cè una generazione di giovani ce ha tanta voglia di fare e tanto dare all'Italia. E fa anche paura la minaccia di n intervento dell'esercito per evitare i blocchi delle università, sono contro le manifestazioni violente ma sono per la manifestazione dei propri diritti e delle proprie idee. E' oa che in Italia quando si parla di tagli non si prenda sempre di mira (40 anni di storia lo dimostrano!!)la scuola primaria, ma che si guardi alla formazione di docenti capaci a livello secondario. E magai che ci si facca un pensiero per tagliare gli stipendi dei 600 ragazzi delle Camere e dei centinaia ce ruotano attorno a loro e che portano a casa 5000 euro al mese, le auto blu, le scorte a chiunque, gli uffici ad onorevoli di 10 governi fa che ancora stanno in piedi, è ora che chi ci governa (destra o sinistra indistintamente) scenda dal trono e inizi a guardare davvero la realtà del nostro Paese. Concludo dicendo che a prescindere dalle manifestazioni la 137 e la 133 diventeranno legge perchè il Govrno non è disposto ad ascoltare, si rendano solo conto che in questo modo obbligheranno le gnerazioni future, partendo dalla mia ad andare all'estero per lavorare, a diventare immigrati pure noiquando con il buon seso e la buona volontà, per il bene dell'Italia tutto questo si potrebbe evitare. Basterebbe avere il coraggio di parlarne!!

Anonimo ha detto...

Sono colpita dalla risposta che mi hai dato Andrea, hai palat in modo molto intelligente. Il mio era uno sfogo per la tensione che si è creata e che continua ad aumetare. Se non si era capito io sono una di quei 300 studenti del IV anno di Padova. Il probema è che, e lo dico da apolitica, questo Governo sta cercando di ottenere i sui scopi senza interpellare chi ne capisce più di loro. Dà fastidio che non ci sia stato un confronto o un dibattito sulla 137 e sulla 133. Dispiace perche si arriva a sentirsi parte di un Paese che non ti calcola minimamente. Che non calcola che cè una generazione di giovani ce ha tanta voglia di fare e tanto dare all'Italia. E fa anche paura la minaccia di n intervento dell'esercito per evitare i blocchi delle università, sono contro le manifestazioni violente ma sono per la manifestazione dei propri diritti e delle proprie idee. E' oa che in Italia quando si parla di tagli non si prenda sempre di mira (40 anni di storia lo dimostrano!!)la scuola primaria, ma che si guardi alla formazione di docenti capaci a livello secondario. E magai che ci si facca un pensiero per tagliare gli stipendi dei 600 ragazzi delle Camere e dei centinaia ce ruotano attorno a loro e che portano a casa 5000 euro al mese, le auto blu, le scorte a chiunque, gli uffici ad onorevoli di 10 governi fa che ancora stanno in piedi, è ora che chi ci governa (destra o sinistra indistintamente) scenda dal trono e inizi a guardare davvero la realtà del nostro Paese. Concludo dicendo che a prescindere dalle manifestazioni la 137 e la 133 diventeranno legge perchè il Govrno non è disposto ad ascoltare, si rendano solo conto che in questo modo obbligheranno le gnerazioni future, partendo dalla mia ad andare all'estero per lavorare, a diventare immigrati pure noiquando con il buon seso e la buona volontà, per il bene dell'Italia tutto questo si potrebbe evitare. Basterebbe avere il coraggio di parlarne!!

Andrea Chessa ha detto...

Cara Alessia,
non preoccuparti per lo sfogo. Finchè non ci si insulta, non ci si minaccia di morte e altre cosette "antifasciste" qui dentro ci sta tutto.
Venendo al punto, quello che hai detto mi ha colpito. Innanzitutto noto che parli avendo davanti a te un obbiettivo primario, fondamentale, alto e "nobile": l'Italia. Non sto cercando di metterti tra i Fascisti, non mi fraintendere, però è raro sentire parlare qualcuno in questo modo. Perlomeno per me.
Il problema nasce fondamentalmente da una mentalità della quale la Destra non è riuscita a liberarsi in tutti questi anni: non si può gestire lo Stato come se fosse una azienda. Lo Stato non è una azienda e vanno seguiti criteri diversi per la sua gestione. A me sembra che il maestro unico, gli accorpamenti di classe, la chiusura delle piccole scuole vadano tutte in un'unica direzione. Quella di una "economizzazione" forzata delle risorse.
Tu che ne pensi di questa legge? Quali ritieni che siano i punti da variare?

Un saluto.

Andrea

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo quando parli di "economizzazione" delle risorse. E sarei anche d'accordo se questa avvenisse nei modi e nei tempi giusti. Io posso parlare solo per quanto riguarda la scuola e la sua gestione a livello psico-pedagogico, perchè di economia ne capisco gran poco.
artiamo dal maestro unico: premetto che la figura del maestro unico è fuori dai giochi dal '91, e in certe realtà anche da prima. Il modulo (che ricordo non essere formato da 3 insegnanti in una classe ma in 2 classi!!)ha permesso alla scuola primaria di raggiungere i livelli di eccellenza che il mondo tanto ci invidia e ci copia. Ricordo che l'Italia è ai primi posti a livello mondiale per qanto riguarda la scuola primaria, e al quartultimo posto (classifiche OCSE-PISA 2003 e 2006) per quanto riguarda la scuola seconsaria: c'è qualcosa che mi sfugge.. Perchè riformare la primaria non gli altri gradi????? Il modulo ha permesso agli insegnanti di specalizzarsi in un'area disciplinare acquisendo così una conoscenza talmente specifica delle discipline da essere competitivi al massimo in fatto di istruzione. Il ritorno al maestro unico è uno schiaffo fortissimo alla scuola e alla professionalità degli insegnanti. Gli accropamenti delle classi abbinati al maestro unico significano: classi di 30-35 bambini, ognuno con le proprie problematiche, che diventano ingestbili da una persona sola, senza che essa abbia la possibilità d confrontarsi con i colleghi. Per non parlare delle classi seprate di immigrati che finiranno per creare un divario ancora piùpesante tra le culture dierse che formano l'Italia.Dò piena ragione a chi parla di ghettizzazione. Per quanto riguarda la chiusura delle piccole scuole, può anche starci, a patto che insegnanti e bambini vengano accorpati a scuole vicine, che non obblighino a spostamenti lunghi e pesanti.
Altra cosa da rivdere secondo me è quell'enorme taglio di 87 mila posti in tre anni. D'accordo che non verrà licenziato nessuno, ma non ci saranno più assunzioni... Ciò significa chetutti quei precari che attendono la cattedra da una vita continueranno ad attenderla e che i nuovi laureati rimrranno in stallo fino a che gli insegnanti attuali (dai 40 anni in su)non andranno in pensione. Anche per quanto riguarda il voto in condotta avei qualcosa a ridire. Trovo giusto punire chi non si comporta a dovere, ma solo se poi viene attuato un percorso di recupero per quei ragazzi. Troppo comodo bocciare e poi lavasene e mani!! E dei tagli alle università e alla ricerca? Anche su questo argomento ci sarebbe molto da dire.. Che Paese è un Paese che non basa il suo futuro sulla ricerca? Insoma Andrea, sono del parere che ogni punto della 137 e della 133 andrebbe rivisto se non eliminato. L'Italia sta andando a fondo e in pochi se ne rendono conto. Stanno rovinando il futuro di giovani e bambini con una leggerezza incredibile. Se nn fosse percepito così dubito che ci sarebbero tutte le maifestazioni di protesta che continuano tutt'ora. A Padova oggi pomnerggio gli 8 istituti comprensivi della città fanno una festa con insegnanti,genitori e alunni contro la "Gelmini" possibie che il Governo non ne tenga conto?? Io sinceramente sto perdendo la fiducia in un Paese che ho sempre considerato GRANDE. Devo ricredermi, e sarò costretta ad essere uno dei "cervelli in fuga", e mi piange il cuore. Ecco tutto!! Ciao!

Andrea Chessa ha detto...

Cara Alessia,
mi hai capito male. Forse sono io che non mi sono espresso bene.
Non ti ho detto che bisogna economizzare le risorse della Scuola. Cioè, questo può anche essere giusto (come concordi anche tu), ma non è questo che intendevo dire.
Volevo dire che la Destra non è altro che una casta di imprenditori burocrati che preendono di governare la Scuola con le stesse modalità con le quali si disciplina una azienda. E questo non è solo sbagliato, ma addirittura criminale. La Scuola non si gestisce come un'azienda: sono ben altri i criteri da seguire. E mi sembra che i provvedimenti del governo vadano in questa direzione, cioè: NON volti a migliorare la Scuola, MA a spendere meno soldi. Era questo che volevo dire.
Veniamo agli altri punti.
C'è poco da dire, hai ragione su tutti i fronti. Mi ha fatto ragionare quello che hai scritto diverso tempo fa: "Se uno ha un insegnante cretino cosa fa? Se lo tiene per anni?" Giustissimo.
E Ti ringrazio per le statistiche che hai pubblicato; non le conoscevo, allo stesso modo in cui non conoscevo la situazione della Scuola italiana che primeggia in Europa nella formazione primaria ed è indecente nel resto. E quindi tu coerentemente ti chiedi: perchè riformare una cosa che va bene, ed è appurato che va bene, e non intervenire su altri problemi? E' giusto anche questo, non fa una grinza.
Unica cosa che Ti contesto: il voto in condotta serve. Certo poi che devi attuare anche provvedimenti di recupero e non solo di "punizione". Ma questo è un punto di partenza, minimo, per contrastare il lassismo di sessanta anni di scuola antifascista, che porta gli insegnanti a venir presi sul muso dai loro alunni oppure gli alunni a farsela con le compagnette nei bagni della scuola (cosa sulla quale, non te lo nascondo, noi giovincelli con gli ormoni in tempesta divagavamo non poco).

Un saluto.

Anonimo ha detto...

Quado dicevoche sono d'ccordo con l'economizzazione intendevo dire ce è vero che lo stanno facendo e che se fosse fatt in modo coerente non sarebe male (parlo dei prof delle secondarie che entrano in classe e leggono il gornale..). Non che sono d'accordo che lo stato e la scuola vengano gestiti come delle imprese. E per quanto riguarda i voti in condotta, sono parzialmente d'accordo anche su quello, a patto apunto che alla punizione segua un recpero adatto della persona. E questo nel decreto non è contemplato.. Insomma, stavamo dicendo le stesse cose ma in modo diverso!!
Ciao!

Andrea Chessa ha detto...

Piacevoli inconvenienti della scrittura.
Ma nello specifico cosa intendi tu per interventi di recupero? Cosa si dovrebbe fare secondo te?

Anonimo ha detto...

Buonasera Andrea, come stai??
Mentre leggo i commenti relativi alla situazione scolastica odierna rilflettevo su alcunu punti fondamentali che probabilmente sono stai elusi.
In primis, per esperienza personale, sono favorevole alla re-istituzione...(perdona il gioco di lettere), del maestro unico per l'insegnamento delle materie di base quali grammatica italiana, algebra, storia e geografia; un maestro di lingua inglese e uno di ginnastica, scusate se non utilizzo la nomenclatura: educazione fisica, la reputo inadeguata poichè educazione fisica potrebbe annoverare l'insegnamento di aspetti teorici che non trovano fondamento con la pratica vera e propria della ginnastica, comunque questo è un altro discorso.
Non vorrei mi considerasse come un'arcaica donzetta, ho 32 anni e considero il modo di fare istruzione oggi alquanto inadeguato.
Personalmente posso esprimere il mio seppur modesto parere sostenendo che da quando sono stati introdotte orde di discipline sostenute da insegnanti che non potrei similarmente paragonare a un sommaro, la scuola non solo ha subito un forte calo di iscritti negli istituti superiori ma ha subito un declino sotto il profilo della credibilità del raggiungiumento degli standard accettabili, degli obiettivi.
Tutte le mattine mentre mi reco a lavoro, guardo i volti dei ragazzi: risultato? delirio totale.
Per ora termino qui la mia analisi deleteria....

Buona riflessione
Celine

Anonimo ha detto...

Educazione fisica non va usato è vero, perchè si chiama scienze motrie. E non per gli aspetti teorici. Ma perchè sono passati i tempi della ginnastica intesa nel senso del libero sfogo dei bambini in una palestra. Quelle due ore svolte in palestra servono far maturare ai bambini gli aspetti motori di base e quelli più evoluti, la concezione dello spazio tempo e della coordinazione dei movimenti. Serve a far comprendere il signifiato di salute abbinato al mnovimento fisico. E ribadisco, per l'ennesima volta: toglietevi dalla testa che siano le elementari a formare i testoni di oggi.. Quello è merito delle medie e delle superiori, che la riforma tocca alquanto parzialmente!!!

Andrea Chessa ha detto...

Per Celine:
Io sto bene, grazie mille.
Non sono d'accordo con la reintroduzione del maestro unico: posto che non mi sembra che un unico insegnante possa sommare in se tutte le caratteristiche e le conoscenze che sono richieste nella scuola di oggi, se il maestro è un cretino che cosa fanno i bambini? Lo tengono per tutti gli anni? Il sottoscritto ha le idee chiare su molte cose, viceversa non farebbe parte di un Movimento che ha nel suo nome "Fascismo" e nel suo simbolo un fascio mazziniano; ma la frase di Alessia, per adesso, non potrebbe riassumere al meglio un pensiero che mi trova sostanzialmente favorevole.
Anche io, quando passo davanti alle scuole, vedo questi ragazzini che nelle movenze sembrano, in quanto non lo sono minimamente, già uomini. Merito di una Scuola e di uno Stato antifascista, che ha fatto del buonismo e del permissivismo la sua punta di diamante, bollando come "fascista" qualunque tentativo di educare i ragazzi. Un tempo i tredicenni si imboscavano nella RSI per combattere, oggi si imboscano nei cessi con le compagnette strafatti di coca nelle discoteche. Riflettiamo su questo.

Per Alessia: con le tue ultime affermazioni non sono d'accordo. Ritengo che tutta la Scuola, dall'asilo all'Università, formi l'uomo. Non dimentichiamo che, come già diceva Alfieri (e come la moderna pedagogia ha confermato): "L'uomo è la continuazione del bambino"; o, come diceva Wordsworth, "the child is the father of the man".
Potrei raccontarvi mille avvenimenti dell'asilo che adesso, a 25 anni, posso dire mi abbiano insegnato qualcosa. MA sorvoliamo.

Vi saluto.

Andrea Chessa

Anonimo ha detto...

Buonasera Andrea,
in merito alla risposta da te fornita, non concordo in merito alla tua osservazione inerente "il maestro cretino", la motivazione è la seguente: partiamo dalla tua osservazione: se il maestro è un cretino cosa fanno i bambini? giusta osservazione ma permettimi di chiederti cosa farebbero gli stessi se si trovassero nella stessa situazione con 4 o più maestri; mi chiedo: quanti cretini abbonderebbero nelle aule della scuola italiana? per cui alla fine il problema sussiste.
Per cui meglio un maestro cretino che una massa di ignoranti, non li paragono agli asini perchè a mio avviso l'asino è un animale intelligente, è l'uomo che sfruttandolo come bestia da carichi pendenti...lo ha reso schiavo del suo stesso servilismo, ed ecco qui che il discorso ricade sullo stato di natura e della legge del più forte contro il più debole, per cui anche in questo caso se un uomo è un lupo per un altro uomo,allo stesso modo le nuove genrazioni futire saranno sucubi di una società figlia dell'ignoranza e del servilismo.
Probabilmente penserai che sono una contestatrice pura; non ti do torto, in effetti durante la mia ormai trascorsa carriera universitaria contestai i testi asserviti sui quali avrei dovuto, secondo le teste vuote del momento, preparare gli esami.
Ma quando mai ma per piacere,chi lo dice che un testo di storia fornisce nozioni utili per la preparazione dell'esame? a mio avviso non è altro che un mezzo per indottrinare le menti, per il resto fornisce un immagine distorta di quelli che sono stai i reali avvenimenti del passato, trattazioni influenzate dal pensiero politico dell'autore.
Un vero testo di storia dovrebbe contenere argomenti trattati secondo il principio dell'obiettività e non dell'obiezione....
Comunque questo è un altro discorso.
Per ora termino qui le mie argomentazioni nella speranza di non aver leso alcuno.
Ps. Sostengo fervemente il metodo dell'autodidatta..., detto in parole poco consone: "metodo del fai da te". Così faccendo si diventa critici anche di se stessi.

Un caro saluto a te e a tutti i lettori

Cordialmente

Celine

Andrea Chessa ha detto...

Beh... è più difficile che sia un solo maestro ignorante che non invece tutti e quattro, o no?
Per quanto riguarda i libri di Storia con il sottoscritto sfondi una porta già aperta. Le mie lezioni di Storia, alle superiori, erano un perenne contestare le affermazioni del mio maestro dei DS (ex PCI); la mia tesi di diploma (su Hitler) e i miei esami di Storia all'Università sono sempre stati turbolenti.
E' la sorte di chi non si conforma al gregge, tanto più se si mostra con il simbolo del fascio.

Un saluto

Anonimo ha detto...

Eccoci qua.. funerale in atto a Padova. E' morta la scuola, la Primaria e l'Università. La secondaria come sempre sopravvive. Condoglianze all'Italia.

Anonimo ha detto...

Scusate.. Dalla foga ho postato tre volte il messaggio!

Andrea Chessa ha detto...

Non preoccuparti. Mi sono permesso di cancellare i due in più, tanto per non creare confusione.
Un saluto

Anonimo ha detto...

Cioè.. Non ci credo.. La Gelmini viaggia da sabato scorso su auto blindata con la scorta... Tagliano i fondi alla scuola e danno la scorta a lei? Ma se si sentono tanto nel giusto e se le proteste di questi giorni sono state gonfiate dai giornali di cosa hanno paura??? :-) L'ASSURDO DELL'ITALIA ANCORA UNA VOLTA ESCE ALLO SCOPERTO!!!

Andrea Chessa ha detto...

Cerchiamo di distinguerci dalla canea rossa e populista.
Il Ministro Gelmini è un Ministro della Repubblica Italiana, e che abbia la scorta mi sembra il minimo, quantomeno per tutelare la sua incolumità personale.
Che poi abbia fatto una riforma a dir poco "oscena", che neanche la Moratti a suo tempo aveva avuto il coraggio di fare, questo è un altro discorso. Triste.

Anonimo ha detto...

Beh, diciamolo.. Se non avesse fatto le cavolate che ha fatto la scorta di certo non le servirebbe.. Era mio il post di prima, mi sono dimenticata d metterci il nome!!

Andrea Chessa ha detto...

La scorta è assegnata al Ministro d'ufficio, automaticamente. E mi sembra anche giusto. Mi sembra molto strano che ce l'abbia solo da una settimana.

Anonimo ha detto...

Le hanno assegnato il giorno 25 di ottobre la macchina blindata, guidta da un carabiniere e un ulteriore carabiniere la segue ovunque. Così ho letto stamattina. Mi spieghi perchè secondo te è giust che abbiano la scorta?? Non riesco a capirlo. Io lo trovo assurdo. Non rischiano la vita i ministri, Gelmini a parte... :-) ma se l'è voluto!!). Capisco la scorta ai magistrati dei processi a camnorra, mafia, n'drangheta.. Ma quella dei ministri la trovo assurda. Ma ovvio ce è solo un mio pensiero!!

Andrea Chessa ha detto...

E' giusto perchè come Ministri sono esposti in maniera esponenziale; sennò basterebbe una semplice bomba per fare fuori un Ministro che magari vuole fare una riforma dell'economia scomoda a determinati poteri forti (non la fanno lo stesso, ma questo è un altro discorso)... e così via. Hai idea di quante minacce di morte riceva un Ministro? Non significa che se i giornali non ne parlano tutti i giorni questa minaccia non ci sia... E' una questione di legittimità nazionale in base alla quale chi rappresenta l'Italia deve essere protetto e tutelato. Certo che se poi si arriva al paradosso che se si muove Fini si mobilitano 12 auto blu, come accaduto da poco a Roma, questo è quanto meno esagerato, a meno che il politico in questione la scorta non se la paghi con il proprio stipendio.
Mi spiego?

Anonimo ha detto...

Andrea tu ti sei spiegato benissimo. Ma io continuo a non essere d'accodo e a trovarlo assurdo..
Ciao!