mercoledì 4 giugno 2008

Non aspettavano altro

Non aspettavano altro. Nella tre giorni della FAO a Roma le hanno pensate tutte per denigrare il legittimo – perché votato in elezioni definite libere e regolari dalla comunità internazionale – Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Ahmadinejad.
Fini cancella l’incontro col delegato iraniano. Alemanno spegne per quindici minuti le luci in Campidoglio, in segno di aperto dissenso contro l’Iran e il suo rappresentante in visita a Roma: dopo aver promesso il Museo dell’Olocausto, aver lodato i terroristi rossi tristemente chiamati come “partigiani”, aver rinnegato il Fascismo ( quello stesso per cui molti romani idioti hanno creduto di votarlo ) con la frase “Io non sono mai stato Fascista”, Alemanno non si stanca mi di rivendicare il proprio filosionismo. Cento ebrei assurgono alle cronache nazionali per i volantini anti-Ahmadinejad. Comitati appositamente formati da Il Riformista presidiano il centro storico di Roma con i volantini con la faccia del Presidente dell’Iran sopra un divieto di accesso e la scritta “Non ti vogliamo!”
A nessuno importa, nel tam tam mediatico che si scatena intorno alla presenza pienamente legittima del Presidente iraniano, di altre presenze molto più scomode: tanto per dirne una, quel simpaticone di Mugabe che tanto si è prodigato per il suo Paese a suon di bombardamenti, omicidi di massa, crudeli accanimenti e barbarie contro il suo stesso popolo. In queste ore conta solo la presenza di Ahmadinejad e delle presunte frasi scandalose che avrebbe detto. Vediamole un poco, queste frasi così scandalose.
Prima tra tutte che “il mondo è governato da incompetenti.” Basta pensare a quell’ubriacone di Bush, che ha incenerito due Paesi sovrani per ragioni sia di politica economica ( il possesso dei giacimenti iracheni ) sia per ragioni di politica estera ( la necessità di cancellare l’Iraq e smembrarlo, con gran gaudio di Israele ), ovvero, per restare a casa nostra, al massone miliardario ex piduista che comanda nel Paese; oppure possiamo andare in Israele, per vedere come l’unica democrazia del Medio Oriente tratta i suoi vicini palestinesi. E’ così scandaloso quello che dice Ahmadinejad, nell’era dell’antipolitica?
Ancora, secondo Ahmadinejad gli USA vogliono attaccare l’Iran. Se ne parla da mesi su tutti i giornali, su tutte le riviste di geopolitica, su tutti i blog di folkloristici pacifisti modaioli: non mi sembra una gran novità. Eppure tutti si indignano.
Poi il Presidente la spara grossa: la bomba – solo verbale, si intende – è quella di Israele che scomparirà dalle carte geografiche. Questo, per i pennivendoli di regime, è il calcio di rigore al novantesimo minuto. Poco importa che Ahmadinejad abbia solo fatto propria una previsione religiosa dell’Ayatollah Khomeini di qualche tempo fa, che non abbia mai parlato di carte geografiche o di eliminazione fisica di alcun Stato, benché meno Israele, ma che abbia solamente invitato gli iraniani all’attesa: come è sparita l’Unione Sovietica, come è sparito un nemico dell’Iran, l’Iraq ( smembrato e martirizzato dalle truppe di invasione plutocratica, tra le quali figura la bandiera italiana, N.d.A. ), così sparirà anche uno Stato pericoloso e bellicoso come Israele. Un invito all’attesa e non certamente una minaccia ad Israele. Anche perché, per mettersi contro il terzo o quarto esercito del mondo, devi essere almeno il primo oppure il secondo. Ciò nonostante tutti i media continuano, ben consapevoli della nostra imbecillità, a far passare come autentica e pericolosa minaccia quella che è semplicemente una profezia religiosa, tipica dei capi di Stato musulmani. Ne abbiamo scritto qui: http://chessaandrea.blogspot.com/2008/02/contrordine-compagni-rallentiamo.html, e non sarà mai superfluo ribadire ancora una volta che la traduzione data dal MEMRI – l’agenzia di stampa israeliana – è quantomeno fuorviante.
Eppure siamo costretti a sorbirci il folklore a comando di sionisti e presunti movimenti di liberazione iraniana, dei quali non si era mai sentito parlare fino a ieri. Fosse solo folklore lo sopporteremmo, magari cercando tra i canali della nostra tv qualche cosa di più divertente. Invece è molto di più. Sono iniezioni di bugie che ci rifilano giorno dopo giorno, da anni, cosicché non alzeremo la testa quando andranno ad incenerire un altro Stato medio orientale anche per conto nostro.

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