venerdì 14 marzo 2008

Perchè se fossi di destra non voterei Barbareschi

Spesso e volentieri una delle frasi più comuni che mi capita di sentire parlando con le persone è questa: “Non voterò il partito, ma la persona”. Questo testimonia innanzitutto quanto ormai i partiti tendano ad uniformarsi gli uni con gli altri, e pertanto questo è un sentimento che viene percepito da una buona parte degli elettori, che ripiegano, più o meno inconsciamente, su quel candidato che meglio riesce a proporsi alla popolazione votante. Fin qui niente di strano.
In Sardegna il PDL candiderà Luca Barbareschi. Sorvolo qui sulla politica come finzione, o come farsa, e sulle varie colonne di giornale che si scriveranno sulla politica come spettacolo, sul fallimento politico e morale della stessa, e via dicendo. I nostri pochi e annoiati lettori troveranno tanti autorevoli commenti nei giornali nostrani.
Mi soffermo un attimo su Luca Barbareschi. Avevo in mente di scrivere qualcosa del genere tante volte, ma sempre me ne ero astenuto per non dare popolarità ad un film, il primo con cui l’attore esordisce nella sua carriera, che nasce anche con una intenzione, se vogliamo essere buoni, “lodevole”, far vedere cioè che quello che nei nostri “democratici paesi” è considerato ignobile ed esecrabile, da altre parti del mondo è invece considerato perfettamente normale. “Cannibal Holocaust”, invece, alterna con disinvoltura scene da snuff-movie finte ( evirazioni, scene di stupro, decapitazioni, uomini incendiati vivi, amputazioni di arti, atti di necrofagia ), seppur realizzate con una dose di realismo che ha dell’indicibile ( e che ha portato anche a delle cause in tribunale dove il regista è stato accusato di aver ripreso quelle scene “realmente” ), a vere, verissime, fin troppo, torture sugli animali: scimmiette decapitate davanti alla mamma, per vedere l’effetto che fa, topi scuoiati vivi, il maialino che Barbareschi fucila alla testa e tante altre simpatiche cosette che non sto qui a raccontare.
Ora, io non sono di Destra, come i miei pochi lettori, che comunque diventano un po’ meno pochi, già sapranno. Ma se fossi di Destra mi guarderei bene dal votare, specialmente in Sardegna, un attore che, pur di fare carriera, non ha esitato a recitare in un film in cui si immobilizza una scimmietta e la si prende a martellate in testa fino a ucciderla, in cui si chiudono delle scimmiette in una gabbia e le si guarda morire di crepacuore e di agonia dopo aver decapitato la mamma, in cui si spara ad un maialino alla testa per vedere quanto impiegherà a morire, in cui si apre con un coltello una tartaruga per vedere come è fatta dentro. Se “dovessi votare la persona”, come sembra vada tanto di moda dire, non voterei uno che non ha mai neanche rinnegato queste cose. Io non sono un fanatico: non chiedo che tutti siano come il sottoscritto, amino gli animali e li trattino con tutte le cure possibili, immaginabili e inimmaginabili. Chiedo solo che le persone alle quali non piacciono gli animali non li torturino per vedere l’effetto che fa, non decapitino scimmiette o sparino alla tempia di maialini neonati. Non mi sembra molto.
Fatto. Mi son tolto un peso, ma forse me ne aggiungo un altro: quello di aver fatto pubblicità ad un film che ha ben poco da dire, e riesce solo a far parlare di se solo per la gratuita violenza ( vera nel caso degli animali, finta nel caso degli esseri umani ) che lo caratterizza dall’inizio alla fine. E so bene che, per uno strano “amore dell’orrido”, tanti dei miei pochi lettori andranno a vedere il film in oggetto. Siete pure liberi di farlo. Io, nel mondo dell’informazione in tempo reale, nel mondo di internet, delle tv via web, del tg che ci aggiorna in tempo reale col telefonino, assieme al diritto all’informazione rivendico per me un altro diritto, il “diritto di non sapere”. Voglio avere il diritto di non vedere come si spara in testa ai maiali, di non vedere come muoiono di crepacuore dei primati, di non sapere come sono fatte le budella di una tartaruga di palude. Voglio avere il diritto a non essere informato, su queste cose.
Andrea Chessa

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Luca Barbareschi in Sardegna! Ci rendiamo conto!?!

Se è davvero come dici (e cioè che le torture sugli animali sono vere), è vergognoso! Che schifo! E questa persona corre il rischio di rappresentarci in Parlamento!

Andrea Chessa ha detto...

Tutto vero. Purtroppo.

Anonimo ha detto...

Sì...mi è venuta la curiosità e ho cercato qualche informazione in rete...che schifo! Non credo che avrò mai il coraggio di guardare il film...(sul votare Barbareschi non corro davvero pericoli...)

Buon weekend.

Sergent Zimm ha detto...

I politici sembrano proprio non voler vedere che occorre un cambiamento di corso radicale.
La candidatura di Barbareschi (che personalmente ho sempre trovato un mediocre idiota) ne è l'ennesima prova.
Questo a prescindere dal pessimo gusto del film. Come capirebbe chiunque.
Tranne, forse, Barbareschi.

Andrea Chessa ha detto...

Tra l'altro una domanda sorge spontanea a chi scrive: che fine hanno fatto gli animalisti? In particolare per i rossi - abituati già di loro a diffamare e insultare chiunque non si accodi alle loro farneticazioni - questo dovrebbe essere un assist a porta vuota...
Se mi candidassi domani scoprirebbero anche quante volte mi cambio i calzini al giorno, e non trovando alcuna magagna probabilmente se la inventerebbero. Un'altra piccola conferma, a mio parere, di come i due schieramenti, filtrati i finti litigi a Porta a Porta o sui loro giornali di regime, siano due facce della stessa patacca ( dire "medaglia" sarebbe già troppo oorevole per loro ).

Anonimo ha detto...

D'accordissimo. Evidentemente certi temi non portano voti...neanche a sinistra. E' triste, veramente triste.
Un saluto.

Sergent Zimm ha detto...

... mah, forse più semplicemente Barbareschi non vale nemmeno il tempo di una protesta. Si squalifica da solo. Lo ricordo molto bene quando cercando un improbabile rilancio faceva il giro delle trasmissioni cammuffato da qualche personaggio di sua invenzione (riconoscibilissimo peraltro) per poi rivelarsi a metà programma "Sono Luca Barbareschi!"
... una tristezza...
Quanto poi alle proteste di sinistra. Ciò che è visibile e a cui i giornali danno risalto o non è politica o non è sinistra ma al limite populismo spiccio.
Si. Tante facce. Stessa patacca.
Buon weekend.

Andrea Chessa ha detto...

E' vero! Mi ricordo quelle prestazioni al limite dell'indecenza. Pure questo basterebbe per non votarlo...