lunedì 11 febbraio 2008

Un'altra lista nera contro gli ebrei

Qualche giorno fa, come i più sapranno, ha suscitato vivaci discussioni e allarme la presunta lista nera di docenti ebrei accusati di creare una lobby a favore di Israele, apparsa su un sito internet prontamente oscurato. Avrei voluto scrivere e dire qualcosa, ma me ne sono volutamente astenuto proprio per non turbare gli animi. Qui abbiamo anche troppo rispetto e considerazione nei confronti dei nostri detrattori. Quello che avrei principalmente voluto scrivere è che innanzitutto le liste di proscrizione non mi piacciono, a prescindere. E, allo stesso modo in cui non mi piacciono le liste di proscrizione, non mi piacciono neanche i due pesi e le due misure tipiche del democratico Occidente. Avrei voluto scrivere, ieri o l'altro ieri, che mentre su internet suscita - giustamente - notizia una lista nera di docenti o uomini ebrei, viceversa non interessano a nessuno le continue liste di "antisemiti" che gruppi come l'Anti Defamation League, l'AIPAC, il JINSA o lo stesso Stato di Israele ( mi pare che si chiami "Global Antisemitism Report", o qualcosa di simile ) compilano e aggiornano perennemente, catalogando e schedando gruppi politici, associazioni, fondazioni, centri culturali o anche semplici personalità politiche, culturali o intellettuali, spesso in antitesi tra loro. Lo scopo di queste liste spesso si riduce a mettere tutti dentro uno stesso calderone e a gridare: "Vedete chi sono gli antisemiti? Fascisti, comunisti, liberali, destra e sinistra tutti uniti dall'antisemitismo e dall'odio verso Israele!" A parte il fatto che essere contrari alle politiche israeliane non significa affatto tenere in spregio tutti gli ebrei in quanto tali, e che quindi il sionismo e l'ebraismo restano, a mio personalissimo modo di vedere, due cose ben distinte e separate ( come ben sanno gli ebrei del Neturei Karta ), questi signori non si sono mai chiesti come mai gruppi e associazioni così diverse tra loro critichino - legittimamente, come si critica qualunque Stato o personalità politica di questo mondo - lo Stato di Israele. Sarà perchè Israele è l'unico Stato che ha violato 73 risoluzioni ONU senza che nessuno battesse ciglio? Sarà perchè Israele è l'unico Stato che, mentre tutti noi dobbiamo sorbirci i pistolotti sulla società multirazziale, sul melting pot e sulla convivenza di culture diverse e opposte tra loro, può definirsi "Stato ebraico"? Pensate a cosa succederebbe se domani, che so io, la Germania si definisse "Stato ariano". Sarà perchè Israele pratica una politica di sopraffazione ai danni del popolo palestinese? Sarà perchè Israele dispone tra le 200 e le 400 bombe atomiche, e per bocca di un suo ministro qualche anno fa ha detto di tener puntato un missile su ogni capitale europea?
Avrei voluto scrivere tutto questo ma, mi son detto, ce ne sarà sicuramente occasione. Oggi, tra le notizie di Alice, leggo questa notizia che potete leggere qui: http://notizie.alice.it/notizie/politica/2008/02_febbraio/11/ebrei_forum_palestina_denuncia_c_e_un_altra_lista_nera,14026217.html?pmk=nothppol. Andando sul sito che compare con la notizia mi trovo davanti ad un qualcosa molto meglio progettato del blog antisemita: un elenco, suddiviso per ordine alfabetico, nel quale vi è una rapida biografia di tutti coloro che sono considerati antisemiti o contro Israele; campeggia in alto la scritta "Jewish S.h.i.t. List", che, per chi non lo sapesse, suona all'incirca come "Lista di ebrei di m...". Scorgo rapidamente i nomi: mi sembra di leggere attivisti per i diritti umani, ebrei con cittadinanza americana o inglese, cittadini o persone comuni assieme a nomi come Naomi Klein ( autrice di testi come "No Logo" e, l'ultimo, "Shock Economy" ) o Norman Finkelstein ( l'autore de "L'industria dell'Olocausto" ), il tutto condito, qua e la, da epiteti poco simpatici. Il mio inglese è un pò arrugginito e non sto a tradurre tutto, ma quello che leggo basta.
Che dite? Ci possiamo aspettare che Veltroni e Pacifici e Toaff, appena saputa la notizia, chiedano l'oscuramento del sito, lancino l'allarme della nuova intolleranza e dell'antisemitismo, protestino contro le liste di proscrizione? Già che ci siete, se mai una volta vi è capitato di bisbigliare qualcosa di poco politicamente corretto, se vi siete dimenticati di genuflettervi il 27 gennaio e frustarvi a sangue la schiena per la vostra colpa di ottanta anni fa, se avete mai osato leggere o anche solo poggiare lo sguardo su un libro della nuova eresia laica, il "revisionismo", date un occhiata in quella lista. Non si sa mai. Magari ci trovate anche il vostro nome.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E qui sono pienamente d'accordo. Questo è l'Andrea che mi piace.

PS: l'ultimo libro di Naomi Klein si intitola 'The Shock Doctrine'

Andrea Chessa ha detto...

Grazie, mi fa piacere... almeno ogni tanto... ehehehe
Pensavo fosse "Shock Economy", mi ricordavo di averlo anche visto sugli scaffali della Feltrinelli con tanto di copertina gialla...
Grazie per la segnalazione.