giovedì 28 febbraio 2008

Contrordine compagni: rallentiamo sull'Iran

Da diversi mesi e anni il Grande Fratello mediatico propaganda, con grande dispiegamento di uomini e mezzi, la pericolosità dell’Iran e il suo folle progetto di dotarsi del nucleare. Ahmadinejad è il nuovo Hitler [ ... ], l’Iran è la nuova Germania che vuole a tutti i costi annichilire ed eliminare quel piccolo staterello, poverino piccino tutto bagnato e indifeso, che di nome fa Israele. Ma no, di più! L’Iran – questo pericoloso paese islamico – vuole annichilire tutta l’Europa, non solo Israele, radere al suolo tutto l’Occidente e trasformarci tutti in musulmani barbuti che lapidano le donne adultere e costruiscono moschee su moschee… Per convincerci di ciò, dicevo, ha messo in moto tutti i Magdi Allam che c’erano in circolazione.
Adesso sappiamo, dalla stessa voce di quelli che ci hanno riempito la testa di simili buffonate, che non era vero. L’Iran ha interrotto i suoi piani nucleari dal 2003, non è in grado di dotarsi di un ordigno nucleare nel breve-medio periodo, e non solo non ha gli strumenti adatti per costruire la Grande Bomba, ma neanche le conoscenze tecniche e teoriche. Queste sono, in sintesi, le conclusioni del National Intelligence Estimate della CIA americana, che rifilano uno sganassone a buona parte della politica estera americana di Bush, giocata sul pericolo degli Stati canaglia e sulla stabilizzazione del Medio Oriente.
Del resto, questo è solo l’ultimo di una serie di avvenimenti che si sono susseguiti negli ultimi anni a testimoniare la profonda malafede anti-Iran.
Ricordate lo spazio concesso alle famose vignette blasfeme contro l’Islam, pubblicizzate e propagandate a bella posta per far incaz… i musulmani? E come non ricordare tutte le varie prove che gli USA e Israele ci hanno mostrato sui propositi bellicisti iraniani? Per l’esattezza, prove dello stesso tenore di quelle che dimostravano la presenza di armi di distruzione di massa in Iraq, o la complicità dello stesso con l’11 settembre. Oggi sappiamo che sono tutte frottole. Ancora: ricordate le famose parole di Ahmadinejad sul voler cancellare “Israele dalla mappa geografica?” Addirittura in Italia ci fu una imponente manifestazione ( quando il padrone chiama i servi devono rispondere ) di solidarietà ad Israele, e addirittura i principali esponenti della comunità ebraica italiana dissero che chi non era presente a quella manifestazione avrebbe dovuto dare giustificazioni, o alla meglio mandare il certificato medico attestante l’impossibilità di manifestare a Roma. Io non ho partecipato a quella manifestazione, né ho mai mandato alcun certificato medico a Luzzatto. Devo aspettarmi una denuncia della ADL a breve? Comunque, col senno di poi, coloro che hanno avuto la pazienza di informarsi un po’ di più di quanto fosse loro consentito dal Tg5 o dal Corriere della Sera, sanno che Ahmadinejad non ha mai pronunciato, in quel famoso discorso, né la parola “mappa”, né la parola “geografica”, né qualcosa che avesse a che fare con “eliminare”, “cancellare” o simili, e che si trattava soltanto di un richiamo ad una profezia, quella dell’Ayatollah Khomeini, che l’agenzia che si occupa di tradurre i discorsi diplomatici medio-orientali per le varie agenzie di stampa europee, la Memri ( diretta, amministrata, controllata e finanziata da importanti esponenti di Israele ), ha volutamente distorto a suo piacimento. Ancora: ricordate la storia dei soldati britannici che furono catturati dalla Marina Iraniana, con l’accusa di aver sconfinato illegalmente nelle acque iraniane? Subito la macchina della propaganda partì in quarta, prevedendo punizioni corporali, torture e quant’altro. Oggi invece sappiamo bene come furono trattati quei prigionieri: li abbiamo visti giocare a ping-pong, mangiare il tè con i biscotti, guardare la tv e altre pericolose attività simili. Ci dissero, i nostri bravi organi di informazione, che era tutta una vergognosa pagliacciata dell’Iran per nascondere i suoi vergognosi crimini. Peccato che la prima cosa che fecero i prigionieri inglesi, non appena messo piede sul suolo britannico ( quindi non più in mani iraniane, per intenderci ), fu quella di salutare e ringraziare gli iraniani per il trattamento ricevuto, affermando che sarebbero volentieri ritornati in Iran come turisti. Quindi le tv e la stampa montarono una montagna di accuse – ancor prima di sapere con esattezza gli avvenimenti e senza un minimo di prova – volte a screditare l’Iran e a farlo apparire come una Nazione di barbari. Lo stesso atteggiamento, tanto per essere chiari, che tenne la stampa francese alla vigilia della prima guerra mondiale contro la Germania, quando scrisse che i soldati tedeschi lanciavano in aria i bambini per poi infliggerli al volo con le baionette. Oggi sappiamo che entrambe le cose sono false, sia le menzogne sull’Iran sia quelle sulla Germania, e abbiamo avuto modo di vedere quali sono gli Stati che veramente praticano la tortura ai loro prigionieri ( Abu Ghraib, Gaza ), in seguito a guerre intraprese unilateralmente in disprezzo del più elementare diritto internazionale.
Nessuno, né Bush, né Israele, né il Memri, né altri, hanno mai dato conto di queste informazioni spacciate con dovizia di particolari e in perfetta malafede.
Del resto, i nostri non ci hanno mai spiegato come mai l’Iran dovrebbe costruire “una” bomba atomica per cercare di eliminare lo Stato di Israele, quando quest’ultimo è il terzo o quarto esercito del mondo, dispone tra 300-500 bombe atomiche, sistemi anti-arma sofisticatissimi, e la capacità di una seconda risposta nucleare via mare. Nessuno oserebbe mai attaccare uno tra gli eserciti più forti, più tecnologicamente e militarmente armati come Israele: avrebbe la certezza di essere incenerito subito dopo.
Nessuno ci ha mai spiegato come mai si sbraita tanto contro l’Iran, e contro il famigerato “terrorismo islamico” che vuole ucciderci tutti, quando siamo noi occidentali, cagnolini scodinzolanti degli USA, che abbiamo invaso e incenerito due paesi sovrani ( Iraq e Afghanistan ) e ne minacciamo continuamente altri di ugual sorte.
Ci si aspetterebbe, da parte della comunità internazionale, degli Usa e di Israele, le scuse ufficiali a Teheran e la richiesta della immediata cessazione delle sanzioni che l’Iran ha sempre considerato ingiuste e non motivate sulla base del principio che i suoi sforzi sono volti a sviluppare il nucleare energetico per scopi civili ( e quindi una maggiore indipendenza energetica ed economica ). Del resto, a conferma di ciò, vi sono anche diversi rapporti dell’AIEA nonché il trattato di quest’ultima con l’Iran, volto ad assicurare una collaborazione tra il Paese degli ayatollah e l’agenzia internazionale.
Ma Bush non si spaventa per così poco e rilancia: "Se gli iraniani avevano un programma nucleare chi ci dice che non possano riprenderlo?" Ovvio. Del resto chi ha mai negato che l’Iran non stesse portando avanti un programma nucleare? Contro ogni evidenza, poi, il Nostro si scaglia ancora contro l’Iran, auspicando sanzioni ancora più severe contro Teheran, in quanto sarebbero proprio queste che hanno impedito ad Ahmadinejad di sviluppare il suo programma nucleare. Ma se abbiamo appena detto che l’Iran ha bloccato i lavori già dal 2003, e le sanzioni sono successive a tale data, di cosa parla Bush? Davvero crede che gli italiani, gli europei e il mondo possano essere così imbecilli - o servi - da bersi le sue dichiarazioni? Possiamo, possiamo…

Lunedì 10 dicembre 2007
Andrea Chessa – Coordinatore Regionale MFL Sardegna

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