venerdì 11 gennaio 2008

Sei nazista? E io ti licenzio!

Andrea Chessa
Si chiama Lutz Battke, ed è tedesco. Lavorava, fino a pochissimo tempo fa, guadagnandosi da vivere come spazzacamino. Questa categoria non è particolarmente amata in Germania: fu la legislazione nazionalsocialista che diede poteri agli spazzacamini di entrare, a qualsiasi ora del giorno e della notte, nelle case dei tedeschi per visionare il loro impianto di riscaldamento elettrico anche senza alcun preavviso. Non so cosa ne pensino i tedeschi, nè se mai alcun tedesco si sia visto bussare alla porta di casa alle tre di notte dallo spazzacamino, ma se fossi tedesco probabilmente non vedrei di buon occhio gli spazzacamini invadenti. Lutz Battke comunque faceva il suo lavoro onestamente, mai nessun guaio particolare o grave con la giustizia, ben integrato nel tessuto sociale del suo paese, Laucha. Lutz Battke ha però una passione, quella politica. E, purtroppo per lui, dalla parte sbagliata. Cosicché, quando è stato regolarmente eletto nel consiglio comunale di Laucha tra le file del NPD, il partito nazionalista tedesco, è stato prontamente licenziato. Autore del democratico provvedimento è il Ministro dell’Agricoltura Reiner Haseloff, della CDU, ( una sorta di Democrazia Cristiana ) che ha commentato così la decisione: “In quanto spazzacamino”, ha spiegato, “ha ricevuto dallo Stato il monopolio per l’esercizio della sua professione, che gli consente di entrare in ogni casa. Un cittadino è dunque costretto ad accogliere un estremista di destra. È una cosa intollerabile. Un tipo così io non lo vorrei mai in casa mia, ma sarei costretto a farlo entrare. Lo Stato deve risparmiare ai cittadini una cosa del genere”. Che vergogna… già me lo vedo questo spazzacamino pericoloso entrare nei camini, la notte, cercando di sabotare il bruciatore del termosifone… lo immagino già davanti ai miei occhi mentre tiene una filippica in onore del Fuhrer, con l’indice teso ad indicare il virtuale nemico da colpire, sopra il tavolo dello sbigottito e sconcertato padrone di casa… sento mentre canticchia le canzoni del Terzo Reich, tutto intento a svitare la torre del riscaldamento elettrico dal muro, con la mamma dell’abitazione chiusa a chiave nella camera da letto al piano di sopra con le sue bambine, tremante di paura, le mani che cercano, paralizzate dal terrore, di comporre il numero di emergenza…
Rimane una domanda al sottoscritto: e se anziché essere nazista Lutz Battke fosse stato ebreo? Oppure omosessuale? Oppure comunista? Già mi immagino Amos Luzzatto che ci mette in guardia sul rinascente antisemitismo europeo; c’avrebbe pure il coraggio di proporre una fiaccolata in onore del malcapitato. Già vedo Mentana, contrito e rattristato, che annuncia il grande scoop di avere l’ebreo o l’omosessuale Battke in collegamento diretto dalla Germania, pronto a piagnucolare sulla sua disavventura. Siccome però il signor Battke non fa parte delle categorie che godono della protezione del politicamente corretto, non vedremo nessuna trasmissione tedesca – o italiana – intervistarlo per chiedere conto della sua disavventura; Amos Luzzatto o il rabbino Toaff non ci metteranno in guardia sul rinascente razzismo europeo e Mentana continuerà ad invitare alla sua trasmissione marocchini che approfittano del massacro della propria famiglia per acquisire popolarità in tv. I Fascisti in Italia e in Germania, così come in tutta Europa e nel mondo, sono l’unica categoria che non gode di alcuna libertà di parola. Esseri sub-umani, pericolosi, violenti, teppisti, dallo sguardo truce, neanche lontanamente paragonabili a tutti gli altri esseri viventi. Adesso gli si vieta pure di lavorare. A breve mi aspetto che qualche scienziato annunci al mondo la possibilità di capire, con delle speciali analisi della placenta del feto, se il bambino nascerà perfettamente democratico oppure neonazista. Si avrebbero così conversioni pro-aborto in massa, e Ruini direbbe: “Si, resto contrario all’aborto, ma per questi casi il Padreterno non se la prenderà a male. Dopotutto parliamo di Fascisti”.
Scherzi a parte, se i Fascisti godessero degli stessi diritti di tutte le altre persone normali e fossero trattati alla stregua di persone, ci si potrebbe chiedere se questo episodio non costituisca un reato penale, magari quello stesso di razzismo. Il razzismo non è infatti discriminare una qualunque persone sulla base del sesso, della religione, delle sue idee politiche, della sua appartenenza etnica? Si dirà: “Ma che te ne importa? Tanto è in Germania e tu in Germania ci vai solo per le vacanze.” Sarà… ma conoscendo in anticipo l’esterofilia dei nostri governanti, questa non se la faranno scappare.

Nessun commento: